Salve a tutti, nell’editoriale di ieri si era parlato della lacuna barica presente nel Mediterraneo. In effetti, tale termine si presta molto bene all’attuale evoluzione meteorologica nel Mediterraneo occidentale, che può essere considerata quasi didattica in merito a tale figura.
La definizione di “lacuna barica iberico marocchina”, nello specifico è talmente nota tra gli addetti ai lavori da essere anche presente in wikipedia come “struttura di bassa pressione relativa in quota che si forma periodicamente, soprattutto nelle stagioni primaverili ed estive, nell’oceano Atlantico a ridosso delle coste della penisola iberica e del Marocco”.
L’attuale struttura è leggermente allungata verso est, in maniera tale da influenzare già il tempo in Sardegna, come si evince in particolare dalla previsione per domani a metà giornata, con l’anticiclone delle Azzorre che taglia l’alimentazione al flusso Atlantico.
Nel proseguo, in merito a quanto successo in questi giorni, ecco come recita wikipedia:
“Il processo che porta alla sua formazione è il cut off dinamico, al termine del quale si isola un’area con valori di geopotenziale inferiori a quelli di tutte le zone circostanti”…….
in un primo tempo “sul suo lato orientale si innesca, conseguentemente, una risalita di aria calda spinta verso nord dall’espansione dell’anticiclone subtropicale africano verso le latitudini superiori, con conseguente aumento delle temperature sui paesi dell’Europa meridionale e del bacino del Mediterraneo”, quindi ecco l’onda di calore di questi giorni al centrosud.
in un secondo tempo “In caso di cedimento dell’area di alta pressione dell’anticiclone delle Azzorre, di una sua ritirata in Atlantico verso occidente o verso nord, la lacuna barica iberico-marocchina, fino ad allora innocua, può essere agganciata da sistemi perturbati, trasportati dal flusso zonale della corrente a getto, oppure pilotati dalla depressione d’Islanda o, addirittura, dal vortice polare………..L’intero processo si completa con la formazione di sistemi perturbati intensi, in lento e graduale movimento verso est, che con la loro progressione determinano condizioni di maltempo con rovesci e temporali, a seguito del ritiro verso sud dell’espansione pre-frontale dell’anticiclone subtropicale africano.
In parole povere, ecco spiegato esattamente il tempo dei prossimi giorni in Italia e quello dei giorni appena passati. Già domani infatti, l’area di bassa pressione, con annessa perturbazione, tenderà a traslare verso est, interessando la Sardegna con piogge e temporali, soprattutto dal pomeriggio; l’immagine attuale dal satellite, a tal proposito, è veramente spettacolare, perchè inquadra due diverse circolazioni depressionarie. La prima, sulla destra è la saccatura dal nordeuropa, che sta generando forti temporali nordest in queste ore, sebbene transitori. La seconda, attualmente collocata a ovest della Sardegna, sulla sinistra, porterà maltempo nei prossimi giorni su molte regioni italiane.
Ecco quindi la previsione per domani del modello MOLOCH, con i rovesci in Sardegna.
Ed ecco le previsioni per i giorni successivi, notevole la divergenza, stasera, tra modello americano ed europeo.
EUROPEO MERCOLEDI’ POMERIGGIO
AMERICANO MERCOLEDI’ POMERIGGIO
EUROPEO GIOVEDI’ MATTINA
AMERICANO GIOVEDI’ MATTINA
Come si vede dall’analisi dei modelli, l’europeo tende a enfatizzare il maltempo al nord, quello americano all’estremo sud. In entrambi i casi, tra mercoledì e giovedì un’intensa ondata di maltempo colpirà praticamente tutte le regioni italiane, sebbene non in maniera uguale ovunque, ma le piogge avanzeranno inesorabili da ovest verso est.
Ecco quindi un esempio di come i fenomeni atmosferici possano essere inquadrati se si conosce la storia meteorologica di una determinata area. A domani per gli aggiornamenti sul maltempo in arrivo.
Ciao ciao