30-07-2015 – Salve a tutti, dopo l’editoriale mattutino, in cui sono state discusse nel dettaglio le tendenze per i prossimi giorni, eccoci di nuovo insieme a discutere in merito al lungo termine, ovvero in merito a quanto potrà accadere nella prima decade di Agosto, nelle linee generali s’intende.
Prima però, una breve annotazione per segnalare quanto sta accadendo nella nostra penisola, dove alcuni corpi nuvolosi sono riusciti a far breccia nel Tirreno centrale, generando alcuni rovesci da ovest addirittura nella capitale (fig.1).
fig.1
Nelle prossime ore comunque, il tempo migliorerà nuovamente nelle centrali, con il ritorno del caldo; tuttavia, la capacità che tali sistemi nuvolosi, correlati al flusso Atlantico, per adesso hanno di penetrare nel bacino del Mediterraneo fa ben sperare (dipende dai punti di vista) per la giornata di sabato, quando un cavo d’onda meglio organizzato potrebbe far giungere rovesci sparsi su tutto il centronord (fig.2).
fig.2
Davvero didattica la visione a 300 hPa, da cui si evince come il peggioramento in arrivo sia correlato a un “costola” del flusso principale, relegato in Atlantico (fig.3).
fig.3
Si tratterà però di una fase temporanea; a partire da lunedì infatti, il ramo principale della corrente a getto (a sinistra in fig.3) affonderà decisamente a ovest delle coste europee, innescando l’ennesima rimonta africana lungo tutta la nostra penisola (fig.4).
fig.4
Per capire bene le dinamiche previste analizziao la cartografia su tre distinti livelli, dall’alto in basso. Molto bella la fig.5 (primo livello), con il quadro a 300 hPa (9000 m).
Ecco quindi la stessa carta a 500 hPa ( secondo livello, 5500 m, fig.6).
fig.6
Si vede bene come il promontorio africano sia correlato all’affondo del getto polare a ovest della Francia. Ed ecco infine la visione a 850 hPa (terzo livello, 1500 m), con l’avvezione calda africana in pieno sviluppo (fig.7).
fig.7
Dalla fig.6 (500 hPa) emerge un aspetto interessante; a lato della rimonta africana una piccola goccia fredda dovrebbe stazionare a est del meridione tra Egeo e Adriatico meridionale. Tale dinamica potrebbe portare una certa instabilità pomeridiana nelle regioni meridionale e un lieve abbassamento delle temperature rispetto al quelle attuali nei primi giorni di Agosto, mentre al centronord tornerebbe il caldo vero, con valori anche >35° C.
La tendenza descritta potrebbe rappresentare la nota dominante della prima decade di Agosto. Ecco infatti il quadro barico a 500 hPa per il giorno 8; saccatura stazionaria a ovest dell’Europa e promontorio africano sempre al suo posto, con lieve ventilazione nordorientale al sud, dove farebbe comunque caldo (fig.8).
fig.8
Ed ecco le termiche correlate a 850 hPa per lo stesso giorno, avvezione calda africana sempre in azione per una prima decade di Agosto alquanto bollente, soprattutto al centronord (fig.9).
fig.9
Infine, un’altro aspetto interessante delle carte mostrate è rappresentato proprio dalla persistenza degli affondi perturbati nel golfo di Biscaglia, a ovest della Francia; se per il momento tale aspetto porterebbe solo caldo nel Mediterraneo, nel lungo termine (metà Agosto), con il rafforzamento del Vortice Polare e del getto in Atlantico (proprio lui, il processo in Artico e già iniziato), gli affondi verso il bacino del Mediterraneo potrebbero diventare più incisivi e interessare anche le nostre regioni. Ecco l’ultimo pannello del modello americano, i colori blu (bassa pressione) compaiono di nuovo in Artico e la saccatura spinge forte verso il nordovest Italiano (fig.10).
Ciao ciao