06-09-2015 - Salve a tutti; terminata la sequenza di fenomeni parossistici di questi giorni e descritta nel dettaglio l’evoluzione nel medio termine nell’editoriale del mattino, è possibile ora discutere con calma in merito all’evoluzione generale prevista dei modelli nel lungo termine, classico appuntamento serale del sito. Partiamo quindi dagli argomenti terminali del precedente editoriale. Ovvero, dall’avvezione fredda di origine artica prevista nella penisola italiana nei giorni 11 e 12 Settembre (fig.1)…….
fig.1
Il punto da stabilire nell’attuale editoriale è l’assetto barico che si andrà definendo intorno la metà di Settembre a seguito della evoluzione mostrata in fig.1. Ebbene, entrambi i modelli, americano ed europeo, sono concordi nel definire il distacco di una goccia fredda dalla colata fredda continentale in arrivo nel Mediterraneo. Tale goccia fredda, con un movimento ad arco retrogrado, da est verso ovest, verrebbe quindi riassorbita dal flusso principale Atlantico, tornando praticamente al punto di partenza, nel circuito delle ondulazioni legate alle correnti occidentali (fig.2)…….
fig.2
Nel suo tragitto retrogrado (opposto alle correnti dominanti occidentali), il vortice freddo, con temperature intorno -20° C a 5500 m e +5° C a 1500 m, transiterà poco a nord delle Alpi (la collocazione esatta cambia nei vari modelli), generando diffusa instabilità a nord nei settori alpini, dove non mancheranno le nevicate al di sopra dei 1500 m di quota. Il modello europeo lo vede transitare abbastanza a sud, proprio sul’arco alpino, consentendo la genesi di fenomenologie molto allettanti per gli amanti delle nevicate precoci (fig.3)…………..
fig.3
A seguire, come accennato, la goccia fredda verrà riassorbita dal flusso Atlantico e a questo punto i modelli divergono in merito alla evoluzione successiva. Quello americano ipotizza l’affondo di una saccatura a ovest dell’Italia e un tardivo ritorno del caldo (moderato) nelle nostre regioni (fig.4).
fig.4
Quello europeo ipotizza invece il mantenimento di un blocco nell’Europa orientale e l’arrivo di una nuova goccia fredda dopo la metà del mese (fig.5).
fig.5
A prescindere da quale sarà l’evoluzione più probabile, occorre sottolineare come in questo inizio della stagione autunnale una figura abbia assunto una notevole importanza nelle sorti del clima europeo: l’anticiclone delle Azzorre. Dopo la latitanza negli ultimi inverni della famigerata wave 2 troposferica, in questo scorcio di Settembre la figura azzorriana sembra spingere forte verso nord sempre più frequentemente e anche il modello americano lo vede capace di creare nuove ondulazioni in Atlantico e nuovi affondi perturbati nel Mediterraneo (fig.6).
fig.6
Addirittura meridiana la spinta intravista nel finale della emissione, con saccatura a contributo artico in arrivo nel Mediterraneo a inizio terza decade di Settembre ( fig.7).
fig.7
Insomma, qualora le dinamiche meteorologiche dovessero procedere lungo i binari attualmente ipotizzati dai modelli, la prima parte di questo autunno 2015 potrebbe rivelarsi molto dinamico e interessante per le sorti del bacino del Mediterraneo. Vedremo gli aggiornamenti nei prossimi giorni.
Ciao ciao