10-12-2015 - Salve a tutti, aggiornamento mattutino, ma senza notizie positive per i meteo appassionati, amanti del freddo e della, ma anche in genere delle precipitazioni, solide o liquide che siano. Alta pressione imperante, nuvolosità sfrangiata che si trasferisce a sud, dopo aver interessato il centronord nella giornata di ieri (fig.1).
fig.1
La struttura altopressoria domina la scena europea, come si vede, e solo una line linea d’instabilità l’attraversa, in ulteriore dissipazione al procedere verso sudest.
Il Vortice Polare, in ossequio alla legge di B&D, è in continuo rafforzamento, sebbene nei prossimi giorni si andrà ad assistere, nelle previsioni di tutti i modelli, ma in particolare di quello americano, a un vistoso displacment in area euroasiatica (isolamento del lobo siberiano, LS, fig.2).
fig.2
Tale manovra potrebbe avere risvolti interessanti, ma con probabilità molto basse. In effetti, in una delle “perturbazioni” delle ENS, proprio da tale dinamica prende le mosse una rimonta dell’anticiclone delle Azzorre in area scandinava (blocking scandinavo) e dall’Artico russo si distacca un intenso nocciolo gelido che è visto giungere, dopo molte peregrinazioni a est, proprio sull’Italia e proprio il giorno di Natale (fig.3).
fig.3
Significherebbe neve in pianura su tutto il centronord, ipotesi da sogno ma, diciamolo subito, al momento le probabilità che avvenga sono poco più elevate della vincita alla lotteria. Si tratta tuttavia di una delle emissioni odierne delle ENS.
Sottolineiamo in fatto che le probabilità di tale evento siano scarse proprio perchè, in tutte le emissioni ufficiali, sia del modello europeo, sia di quello americano, evidenziano, dopo tale periodo, un’ulteriore e poderosa chiusura del Vortice Polare alle quote troposferiche (in stratosfera è ormai serrato da giorni), con disposizione in prima armonica (senza ondulazioni) alle soglie della terza decade (fig.4).
fig.4
Si vede chiaramente come, con l’assetto descritto, il bel tempo e le temperature sopra media sarebbero presenti per molti giorni non solo nel Mediterraneo, ma anche su buona parte del nord America (tipica conseguenza del VP ultracompatto, con freddo concentrato alle alte latitudini).
Del resto, il valore del NAM a 10 hPa parla chiaro, ora disponibile anche nell’aggiornamento LAMMA (qui il link), che evidenzia come tale valore sia ormai a +2,3, in pieno ESEs (Extreme Stratospheric Event, fig.5) e come la soglia di + 1,5 sia stata raggiunta già da circa due settimane (meglio così in effetti).
fig.5
Pertanto, in tale contesto barico sono possibili (probabili) solo alcune configurazioni, come ad esempio quella mostrata dal run ufficiale del modello americano oggi, con un peggioramento proprio il giorno di Natale, ma nell’ambito di ondulazioni a corto raggio, con peggioramenti transitori al margine del VP (fig.6).
fig.6
Si tratterebbe comunque di un passaggio perturbato interessante, con pioggia e neve sui rilievi, sebbene di breve durata, ma è davvero prematuro parlarne adesso (fig.7).
fig.7
Ciao ciao.