11-07-2016 - Salve a tutti, sempre più incalzanti gli aggiornamenti; l’estate entra nel vivo e i fenomeni, in senso caldo o in termini di instabilità atmosferica, si fanno maggiormente estremi, perlomeno in questo periodo.
Caldo che si fa sentire oggi, giornata piuttosto pesante, dal punto di vista del disagio fisico, in particolare nelle grandi città nelle aree di pianura, come ampiamente illustrato più avanti (fig.2,3,4).
Eppure, se guardiamo l’immagine del satellite, possiamo avere conferme in merito al fatto che, proprio la fase più intensa dell’ondata di caldo, tra oggi e domani, è evidentemente propedeutica all’arrivo di un netto e traumatico cambiamento della circolazione atmosferica nel Mediterraneo, annunciato ormai da molti giorni (fig.1)
fig.1
Appare evidente infatti, dalla fig.1, come la linea di demarcazione tra la vasta area di alta pressione, molto calda, e quella depressionaria, contenente un cospicuo afflusso di aria fresca nordatlantica, sia ormai molto più vicino all’Italia, con temporali che stanno già approcciando l’arco alpino.
Nel frattempo, per tutte le regioni a sud delle Alpi, sono proprio queste le ore più calde, con i valori che stamattina, alle ore 11:10 locali, già si attestavano intorno i 32-34° C in molte località (fig.2).
fig.2
Ancora peggio sta andando dal punto di vista del disagio fisico percepito, in termini di indice di calore; alla stessa ora i valori spaziano tra i 35 e i 40° C su buona parte dell’Italia (area arancione, fig.3)
fig.3
Proprio a causa della sua collocazione al centro del Mediterraneo e al centro, al momento, di una vasta area di alta pressione, la penisola italiana risulta la regione europea con la peggiore combinazione di temperature e u.r. (umidità relativa, UMIDEX, fig.4).
fig.4
Come descritto ripetutamente nei giorni, scorsi, con largo anticipo, tutto questo però sta per finire, nel senso che, a partire da metà settimana (al nord anche prima), nel Mediterraneo centrale giungerà un nucleo fresco dal nordatlantico, responsabile di temporali spesso intensi su alcune regioni (non tutte) e di un generalizzato abbassamento delle temperature (anche eclatante e brusco al nord e Adriatico).
Ad oggi, tutte conferme giungono in merito alla evoluzione proposta; ecco la visione del modello europeo, affondo deciso dal nordatlantico con saccatura centrata proprio sull’Italia già la sera del 13 Luglio (fig.5).
fig.5
Un simile affondo, con asse passante proprio sulla penisola, dovrebbe risultare favorevole a un abbassamento notevole delle temperature su tutte le regioni, come accennato, mentre i versanti occidentali, in termini di precipitazioni, risulterebbero più riparati.
Ma il tracollo termico ci sarà tutto e sarà anche abbastanza violento; ecco la massa d’aria fredda approcciare l’Italia nella visione delle anomalie di temperatura previste del modello europeo per lo stesso giorno (13 Luglio); un massiccio nucleo freddo avanza dall’Atlantico, entrando deciso anche nel Mediterraneo occidentale (fig.6).
fig.6
Da sottolineare come gli effetti dei contrasti termici attivati dall’arrivo del nucleo freddo saranno presenti molto prima al nord. Già oggi temporali anche di forte intensità interesseranno i settori alpini nel pomeriggio e ancora peggio andrà domani, martedì, quando i fenomeni sconfineranno abbondantemente in pianura Padana, con temporali anche violenti a ridosso delle prealpi (fig.7).
fig.7
Insomma, la burrasca estiva si farà sentire; tra i settori più colpiti ci saranno certamente il nordest e buona parte del versante adriatico (ma non solo), ecco gli spaghetti di Verona, 10 gradi in meno in 24 h in aria libera alla quota di 1500 m tra il 13 e il 14 (850 hPa, fig.8).
fig.8
E dopo?? Tornerà il caldo??
Sembrerebbe proprio di no. Già dagli spaghetti si evince come le temperature non dovrebbero risalire ai valori attuali, ma i modello europeo si spinge oltre oggi, ipotizzando l’arrivo di una seconda goccia fredda dall’Atlantico in data 20 Luglio, a sancire la concreta possibilità di una seconda parte di Luglio non calda e localmente instabile (fig.9).
fig.9
Questa volta, il nocciolo freddo arriverebbe più a ovest e i temporali non si limiterebbero all’Adriatico, ma interesserebbero anche tutto il versante tirrenico, con un guasto del tempo piuttosto serio, se confermato (fig.10).
fig.10
Ovviamente quest’ultima ipotesi è da verificare, ma sancisce ancora una volta la tendenza a non avere periodi caldi troppo intensi e prolungati nella stagione in corso nel Mediterraneo centrale e nelle nostre regioni, aggiorneremo in merito.
Ciao ciao