09-07-2017 - Salve a tutti, editoriale festivo quanto mai denso di contenuti in un’estate che si fa molto dinamicama anche molto calda, come stanno sperimentando un po’ tutti gli abitanti della penisola (fig.1)
Dalla fig.1 si evince però come al nord sia in atto in queste ore un cambiamento dello stato del tempo, con una perturbazione atlantica che a fatica sta riuscendo a sfondare il muro anticiclonico, apportando già rovesci e qualche temporale in Piemonte e, a seguire, temporali anche di forte intensità tra il pomeriggio e la sera nei rimanenti rilievi alpini e nelle pianure del triveneto e in misura minore in Lombardia, fino al confine con l’Emilia Romagna, probabilmente poco interessata da tali fenomenologie.
La perturbazione in arrivo, per il nord segnerà la fine della fase più acuta dell’ondata di caldo, con le temperature che scenderanno di qualche grado gradualmente nei prossimi giorni, grazie alla presenza di una blanda saccatura in quota (fig.2).
fig.2
Dalla fig.2 si vede bene, inoltre, come a ovest dell’Italia in queste ore si stia approfondendo una saccatura che, sulla base delle premesse esposte, avrebbe la possibilità di proseguire la sua avanzata verso il centrosud.
Arriva il fresco ovunque quindi??
Purtroppo NO, perlomeno non subito e cerchiamo di capire il perchè.
Abbiamo visto, nel precedente editoriale, come, molto più a sud, la stagione delle piogge sia particolarmente attiva nel Sahara sudoccidentale, grazie alla presenza di un monsone del golfo di Guinea piuttosto intenso (fig.3).
fig.3
Abbiamo quindi visto come tale dinamica spinga verso nord il nucleo più intenso dell’anticiclone africano nel suo lato occidentale, conducendolo alle porte del Mediterraneo.
Ebbene, è esattamente ciò che accadrà nei prossimi giorni, quando la saccatura con asse sulla penisola iberica, proprio nel suo punto di maggior affondo, verrà spinta verso nord grazie alla risalita di un nucleo africano molto caldo e potente, in termini di altezze di geopotenziale (fig.4).
fig.4
In tal modo, le temperature aumenteranno considerevolmente a ovest dell’Italia e, inevitabilmente, un appendice della potente figura anticiclonica sahariana spingerà verso il sud Italia, principalmente, a metà settimana, facendo lievitare le temperature oltre i 40° C in alcune località tra martedì e giovedì (fig.5).
fig.5
Analogamente, dalle fig.4 e 5, si evince anche come, lungo il bordo nordorientale della grande figura ibrida azzoriana-africana, si andranno a creare, a inizio del prossimo week-end, le premesse per l’arrivo di una nuova perturbazione atlantica da nord tra Sabato e Domenica, rappresentata in fig.4 dalla blanda ondulazione sull’arco alpino (n.1 grande).
Sarà proprio grazie alla grande forza dell’Africano a ovest che l’affondo atlantico troverà strada liberà più a est, nel settore alpino e a seguire, in Adriatico, con l’arrivo di una vera e propria burrasca estiva nella giornata di Sabato lungo la penisola italiana (fig.6).
fig.6
I dettagli previsionali su tale peggioramento sono ancora incerti; il modello americano in tal senso vede la creazione di un minimo depressionario in discesa lungo l’Adriatico, con venti forti di Bora e Maestrale in arrivo nei mari italiani e temporali anche forti su tutti i settori orientali, meno in quelli occidentali.
Comunque vadano le cose, anche in caso di un transito rapido dell’impulso perturbato, il passaggio da una circolazione (africana) all’altra (atlantica) potrebbe essere brutale, con variazioni di temperatura di 10-12° C al suolo nell’arco di 24-48 h su tutte le regioni italiane, ma in particolare in Adriatico e al sud,dopo i picchi previsti nei prossimi giorni (fig.7).
fig.7
A seguire, nella seconda metà di Luglio, non dovrebbero tornare subito temperature particolarmente elevate nella penisola italiana, sebbene un rialzo termico sarà praticamente certo dopo il passaggio perturbato, ma su valori non equiparabili a quelli attuali (fig.8)
fig.8
Ciao ciao