23-12-2018 - Salve a tutti, un nuovo rapido editoriale in questi giorni prefestivi.
Ci sono alcuni aggiornamenti che, soprattutto nel breve, modificano parzialmente alcuni dettagli, ma le linee guida del tempo nel lungo periodo restano immutate.
Come previsto, è arrivata puntuale l’alta pressione nel Mediterraneo occidentale, visualizzata da una campana anticiclonica piuttosto vasta, colma di aria calda di origine subtropicale.
fig.1
Tale dinamica nelle prossime 48 h garantirà un clima molto mite e soleggiato in molte regioni italiane, a eccezione di alcune aree come la pianura Padana, Adriatico settentrionale, altre pianure interne e localmente alcuni settori costieri dove nebbie (in pianura) e nubi basse (lungo la costa) copriranno il sole. In montagna però la Vigilia di Natale sarà splendida, soprattutto lungo gli Appennini.
Ma proprio a Natale, sebbene in maniera temporanea, le cose cambieranno; lungo il bordo orientale della grande campana anticiclonica infatti, un impulso freddo atlantico scenderà dall’Europa centrale generando rovesci sparsi lungo le regioni adriatiche, soprattutto quelle meridionali, con nevicate che, tra Puglia e Basilicata, potrebbero anche giungere a quote basse viste le temperature a 850 hPa.
fig.2
Altrove sarà una splendida giornata e, anzi proprio a causa di una maggiore ventilazione da nord, in pianura Padana le nebbie diminuiranno e farà più caldo per venti di caduta alpini.
Cosa succederà dopo??
Ebbene, anche oggi i modelli sono spesso discordanti, ma emerge una tendenza ben precisa che conduce, attraverso alcuni step, all’arrivo di freddo e nevicate a inizio nuovo anno.
Una prima fase prevede ancora prevalenza di alta pressione tra Santo Stefano e Capodanno; successivamente, sembra che a scala emisferica si debba andare incontro a un rafforzamento dei due anticicloni che fiancheggiano il continente europeo. Ovvero, a ovest l’anticiclone delle Azzorre si rafforzerà sempre più spingendosi verso nord, mentre a est, l’alta pressione ibrida russo-siberiana verrà alimentata nei bassi strati dal grande freddo in atto proprio in questi giorni, assumendo una vastità che non si vedeva da tempo.
fig.3
In una prima fase tale dinamica costringerà il VP a dirottare un cospicuo lobo verso il nord Europa, “strizzato” tra Azzorre e Siberiano.
Successivamente, proprio a causa dell’inerzia offerta dal muro anticiclonico a est, una massiccia colata artica potrebbe prendere le mosse durante i primi giorni del nuovo anno su Europa e Mediterraneo, con un imponente nucleo gelido in arrivo.
fig.4
La visione emisferica della dinamica esposta evidenzia come la struttura gelida sia sostanzialmente fiancheggiata dai due grandi anticicloni con un assetto a onde “convergenti” (wave 2 e 3) e con l’arrivo del freddo e della neve nelle regioni italiane.
fig.5
Se la previsione del modello americano si rivelasse autentica, il freddo e le nevicate davvero farebbero la loro comparsa a quote basse nelle regioni italiane nel periodo della Epifania, come da tradizione, seguiremo gli aggiornamenti.
A supporto di quanto detto due aspetti importanti; il primo è rappresentato dalla possibilità che la MJO (Madden Julian Oscillation) punti la fase 6 ad alta magnitudo, che significa possibilità maggiorata di blocchi atlantici a ovest dell’Italia.
fig.6
La seconda è la costanza nei modelli nel proporre una dinamica di tipo split nella media stratosfera, sebbene non sia chiara ancora la propagazione nei bassi strati.
fig.7
Target quindi per il nuovo anno, prima ancora molto sole e temperature miti.
Ciao ciao
Ciao volevo segnalarti che sul sito meteoland forum pubblicano le tue carte e ls tue analusi spacciandole per loro
Buon anno e complimenti
Grazieeee, consiglio utilissimo