21-01-2016 - Salve a tutti, aggiornamento modelli a metà giornata, per dialogare con i numerosi meteo appassionati, piuttosto perplessi in merito all’evoluzione dell’attuale fase invernale, in una stagione che, specialmente per il nord Italia, ha riservato davvero poche soddisfazioni. Anche gli ultimi aggiornamenti, in verità, evidenziano il ritorno di un periodo a chiaro dominio anticiclonico. Un prima fase di svolta nell’evoluzione in atto si avrà tra 4-5 giorni, con l’isolamento di un cospicuo nocciolo gelido nel bassopiano russo (ved.editoriale)
fig.1
In Atlantico però, il lobo canadese spinge troppo forte e la maggior parte degli aggiornamenti attuali vede la classica “piallata” zonale, ovvero la distribuzione delle principali figure bariche (depressione islandese e anticiclone delle Azzorre) lungo i paralleli, con il secondo in espansione verso il Mediterraneo (fig.2)
fig.2
A guardare questa figura verrebbe da pronunciare la classica frase “inverno finito”, con un lobo canadese e, più in generale, un VP sempre potente e ben strutturato in Artico.
In realtà, l’evoluzione mostrata è passibile di derive diametralmente opposte, mostrate da più giorni in varie emissioni dei modelli; ecco infatti il seguito del modello americano nel’ultimo aggiornamento (fig.3).
fig.3
In tale evoluzione è ben visibile, a inizio Febbraio, il notevole indebolimento del VP e la “falla” barica in Artico, con affermazione di una cellula altopressoria e tentativo di aggancio da parte dello slancio azzoriano in Atlantico. Tale tentativo continua a essere presente fino al termine della emissione, senza giungere a buon fine (fig.4).
fig.4
In questa sede però, interessano le tendenze globali a scala emisferica, che restano interessanti. Certamente, prima o poi dovranno palesarsi in maniera evidente, la stagione avanza, ma le potenzialità per avere i finale d’inverno in grande stile, o comunque seriamente aderente al suo nome, ci sono tutte. Alle quote stratosferiche continua la previsione di un violento warming nella media stratosfera ai primi di Febbraio (fig.5)
fig.5
A tal proposito, la prima decade d Febbraio è il periodo in cui si sono verificate più frequentemente ondate di gelo durature nel territorio italiano e, di conseguenza, occhi puntati a quel periodo.
Ciao ciao