26-03-2017 – Salve a tutti, condizioni meteorologiche che si vanno animando in alcuni settori della penisola, soprattutto in termini di maggiore ventilazione e abbassamento delle temperature, ma anche a causa di numerosi rovesci anche a sfondo temporalesco che potrebbero caratterizzare le prossime 24-36 h di molte regioni italiane.
Ecco la visione satellitare attuale, con numerosi corpi nuvolosi che si avvicendano lungo la penisola, alcuni in allontanamento, altri in avvicinamento.
fig.1
Dalla fig.1 si evince come, al momento, nelle nostre regioni siano presenti almeno tre distinte influenze, in termini di nuvolosità correlata:
- Nuvolosità residua al nordovest correlata all’allontanamento della depressione centrata sulla Spagna e alla genesi di ventilazione orientale al suolo
- Passaggio nuvoloso nelle regioni meridionali da ovest verso est correlato alla corrente a getto subtropicale, interferente con aria fredda in arrivo a nordest
- Impulso perturbato di origine artica sul nordest, in rapida discesa verso le regioni adriatiche e meridionali
Nelle prossime 36 h, l’impulso perturbato a punto 3 diventerà l’aspetto meteorologico più importante nelle nostre regioni, soprattutto adriatiche e meridionali, dove andrà a interagire con aria più calda di origine subtropicale (fig.2).
fig.2
In fig.2 è stato schematizzato il complesso “gioco” delle correnti in quota, con l’interazione, nelle nostre regioni adriatiche, tra l’irruzione fredda del getto polare e l’avvezione calda subtropicale nelle regioni meridionali.
Il risultato di tale interazione consisterà nella genesi di rovesci e locali temporali abbastanza diffusi, inizialmente anche in alcune aree del nord, nel pomeriggio, Pianura Padana compresa, con tendenza a concentrarsi nella dorsale emiliano romagnola alla sera, qui con occasionali nevicate in corrispondenza dei rilievi romagnoli e marchigiani fino a 800-1000 m di quota (fig.3).
fig.3
L’acme del freddo verrà raggiunto tra la notte di Domenica e la mattinata di lunedì, quando il valore di 0° C a 850 hPa entrerà francamente in Appennino e la sensazione di freddo, coadiuvata da una ventilazione piuttosto sostenuta dai quadranti nordorientali (wind chill) sarà davvero tangibile (fig.4).
fig.4
Con l’entrata del fronte freddo in Adriatico il tempo inizierà a peggiorare anche al sud, dove il contrasto con aria più calda presente a tutte le quote genererà diffusa instabilità, con piogge, rovesci e qualche grandinata, localmente di una certa intensità (fig.5).
fig.5
Nevicate saranno possibili sui rilievi più alti, intorno 1200-1400 m di quota in Calabria e Sicilia orientale, quote leggermente più basse più a nord.
Come accennato più volte, il passaggio perturbato sarà abbastanza rapido, a causa della ingombrante presenza di una robusta figura anticiclonica nell’Europa centrale (fig.6).
fig.6
Tuttavia, come spesso accade in presenza di contesti barici simili a scala europea, l’affermazione di un blocco altopressorio nell’Europa centrale tende a coinvolgere completamente il nord Italia, parte del centro, ma consente la persistenza di figure depressionarie al sud e parte dell’Adriatico, secondo un trend ben consolidato durante tutto il semestre freddo appena terminato.
E’ presumibile ritenere quindi, che l’instabilità nelle regioni meridionali sarà abbastanza dura a morire, sebbene entro la parte centrale della settimana entrante il bel tempo e il caldo dovrebbero interessare tutte le regioni italiane, prima dell’arrivo di un nuovo, possibile peggioramento il prossimo week-end, si cui parleremo nel prossimo editoriale serale.
fig.7
Ciao ciao