28-03-2020 – Salve a tutti, editoriale di stampo meteorologico, per seguire l’evoluzione del tempo in questa primavera alquanto instabile, sebbene vissuta da reclusi forzati.
Ad ogni modo, quella che sembrava una buona occasione per il nord Italia per vedere nevicate in pianura, attualmente si è trasformata in una evoluzione molto più consona al trend evidenziato la settimana scorsa e nel corso degli ultimi anni: ovvero, scivolamento in Adriatico del nucleo più freddo di una discesa artica.
La ragione di una tale differenziazione risiede sostanzialmente nella notevole ingerenza dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico che, gonfiandosi come un “pallone”, con un massimo >1045 hPa a ovest della Gran Bretagna, non permetterà alla saccatura artica un franco ingresso nel Mediterraneo.
fig.2
Lo step successivo della fig.1, sulla base di quanto esposto, sarà quindi il taglio (cut off) dell’appendice della saccatura alla deriva verso ovest e la prosecuzione del flusso principale verso sud est, in Adriatico e Balcani.
fig.2
In effetti, visto lo stravolgimento barico nel settore canadese (alta pressione in arrivo confermata quindi) sarebbe bastata una minor espansione dell’alta pressione per consentire al flusso artico di procedere indisturbato verso sud. Così però non sembra debba essere e, quindi, ecco il freddo arrivare ij Adriatico mercoledì.
fig.3
Ed ecco le nevicate che tornano in Adriatico e in Appennino centro meridionale mercoledì, anche questa volta a bassa quota, anche nelle conche interne del centro.
fig.4
Insomma, vediamo cosa accadrà con questa nuova ondata che sembra debba interessare le stesse aree già coinvolte dalla precedente.
Ciao ciao