05-03-2015 - Salve a tutti; aggiornamento serale con flash su quanto sta accadendo nelle regioni italiane e un più ampio sguardo al lungo termine dell’evoluzione nel mese in corso.
Vortice ciclonico in transito nel basso Tirreno, diretto verso le coste tirreniche calabresi, come preventivato (fig.1).
fig.1
La struttura del vortice è molto intensa al momento e, anche questo da previsione, espone il versante adriatico a intense correnti di Bora, che diverranno più intense nelle prossime ore. Precipitazioni diffuse sono in atto al mometo nell’area abruzzese e molisana (fig.2,3), con temperature intorno allo zero nei capoluoghi, L’Aquila e Campobasso, entrambi situati intorno 700 m di quota, dove in nottata potrebbe nevicare in maniera insistente (se non lo ha già fatto).
Domani il maltempo si attenuerà al centro, ma le piogge e le nevicate anche a bassa quota continueranno lungo il versante Adriatico e al sud, in forma più sparsa.
E dopo, cosa succedera’?? L’instabilità al centrosud, specialmente versante adriatico e ionico, sarà dura a morire, per molti giorni rovesci sparsi si alterneranno nelle regioni menzionate, in un clima fresco, leggermente sottomedia per il periodo, mentre al nord e nel Tirreno le temperature aumenteranno.
Nel frattempo, il Vortice Polare continuerà a rafforzarsi, in osservanza agli elevati valori del NAM rilevati in questi giorni. Ma ancora una volta l’instabilità potrebbe arrivare da nordest. Come abbiamo sottolineato nel precedente editoriale nel lungo termine, l’anticiclone delle Azzorre sembra voglia puntare decisamente a nord verso metà mese. Il modello europeo propone a riguardo una interessante evoluzione, con una saccatura artica molto ben organizzata in discesa addirittura dal bassopiano russo, con temperature molto fredde in tale settore dell’Europa secondo il modello europeo (fig.4).
fig.4
Fino a -16° C a 850 hPa i Russia, non male per Marzo (fig.5).
fig.5
Tale saccatura sembra voler puntare decisamente verso il Mediterraneo e, in tal senso, nel lungo termine del modello americano tale slancio azzorriano conduce all’arrivo di una goccia fredda dal nordest con precipitazioni su buona parte d’Italia e neve sui rilievi (fig.6).
fig.6
Infine, al termine della emissione, dopo molto tempo si rivede un VPT maggiormente frammentato, ottima base per un inizio primavera instabile e freddo (fig.7).
fig.7
Insomma, per almeno 15-20 giorni sarà difficile che la struttura del VPT possa accusare grandi cedimenti. Tuttavia, tale assetto potrebbe non impedire l’arrivo di una importante saccatura fredda di origine continentale a metà mese. Verso la fine di Marzo poi, l’inevitabile riscaldamento delle aree polari ai piani stratosferici (final warming) potrebbe aprire la strada a scompensi di maggior portata del VPT stesso, da stabilire nelle future emissioni.
Ciao ciao…………