07-03-2016 - Salve a tutti, secondo rapido aggiornamento, per evidenziare l’evoluzione attualmente in atto, molto interessante nel breve; continua ad affluire aria fredda nel Mediterraneo, sul lato occidentale della saccatura a contributo artico presente anche nelle nostre regioni. In particolare, è visibile la struttura del piccolo nocciolo gelido (in quota, fino a -35° C) che sta abbordando nel nostre regioni alpine nordoccidentali (fig.1).
fig.1
Nel frattempo, molto più a sud, lungo le coste algerine, la perturbazione atlantica ieri sulla Francia è giunta pienamente nel Mediterraneo.
Le due strutture tenderanno a convergere domani in corrispondenza dei mari occidentali italiani, generando una recrudescenza delle condizioni d’instabilità su molte nostre regioni, come testimoniato dalla carta delle precipitazioni previste a partire dalla mezzanotte (fig.2).
fig.2
Particolarmente interessante quanto previsto dalle ultime elaborazioni dei modelli per le regioni del nord e la Toscana, dove il contributo freddo a tutte le quote fornito dall’aria artica affluita nel Mediterraneo genererà precipitazioni nevose a bassa quota, in particolare nel settore emiliano, della Toscana nordoccidentale e, in forma più sparsa, nell’entroterra ligure e su tutte le regioni centrali (fig.3).
fig.3
Nelle altre regioni del centro le precipitazioni saranno collocate a quote variabili tra 700 m e 900 m, ma nell’Appennino tosco emiliano e ligure la quota neve si attesterà facilmente intorno i 400 m, con ampi sconfinamenti molto più in basso, fino alla pianura, nel lato emiliano e piemontese. Insomma, ancora neve a bassa quota nelle regioni del nord e potrebbe non essere finita. Ecco gli spaghetti della deludente emissione di GFS 12 (modello americano), le previsioni d’ensemble continuano e avidenziare un periodo sostanzialmente sottomedia dopo metà mese, l’inverno non è finito (fig.4).
fig.4
A più tardi.
Ciao ciao