21-02-2019 – Salve a tutti, editoriale ancora nel periodo invernale, che per molti sta rappresentando un delusione, dopo la promettente parentesi di inizio mese. Eppure, per alcune regioni, il week-end in arrivo potrebbe rappresentare davvero una “sciabolata artica”, per usare un termine buffo, spesso abusato.
Il senso della definizione però è che, a partire da venerdì sera, un nucleo gelido artico continentale, seppure di limitate di dimensioni, si dirigerà dal bassopiano russo verso le regioni adriatiche, andando a interessare anche tutto il sud da sabato pomeriggio fino a buona parte di Domenica.
La causa della discesa del nucleo menzionato risiede nella poderosa spinta azzorriana verso nord nell’Europa occidentale, che genererà una risposta fredda lungo il fianco orientale; le prime avvisaglie di tali movimenti sono già presenti nell’animazione satellitare del pomeriggio, con un primo impulso perturbato che si appresta a passare a est della barriera alpina.
fig.1
Nella giornata di sabato, a partire dalle prime ore del mattino, l’esasperazione dell’ondulazione già ben visibile in figura piloterà a grande velocità un nucleo gelido in quota, supportato da aria molto fredda nei bassi strati, in quanto di origine continentale, verso le nostre regioni adriatiche, in rapido sconfinamento verso il meridione.
fig.2
Davvero significative le temperature previste in aria libera alla quota geopotenziale di 850 hpa, (1500 m), fino a -11 nelle regioni centrali tra Abruzzo e Molise.
fig.3
Il freddo non mancherà di certo insomma, ma anche le nevicate faranno la loro comparsa, anche a quote pianeggianti, sebbene la loro distribuzione sarà alquanto irregolare, limitata alle aree interne nelle regioni centrali, più diffuse tra Calabria e Sicilia, forse anche Basilicata; in fig.2 è specificato il dettaglio delle possibili nevicate.
Ancora inverno quindi??
Solo in parte in effetti, in quanto a seguire, permane a scala emisferica una sfavorevole distribuzione dei centri di massa del VP, nel senso che la deleteria spinta aleutinica è prevista agire sempre “decentrata” dalla west coast nord americana e, a seguire, dall’Alaska, generando quindi uno sbilanciamento del lobo canadese in Atlantico e, in sostanza, una fase EA++ con bel tempo mite in Europa occiddentale e Mediterraneo.
fig.4
Si tratta della caratteristica degli inverni del decennio in corso. Non serve in tal caso motivare l’assenza di freddo e nevicate nel Mediterraneo con particolari stravolgimenti climatici, a giudizio dello scrivente la spiegazione è descritta nelle righe appena scritte, che indicano un’evoluzione che si reitera in maniera estenuante praticamente dell’inizio del decennio.
Tale assetto può comunque essere modificato, ma per adesso non sembra aver voglia di cambiare, godiamoci intanto le nevicate del week-end.
fig.5
Ciao ciao