18-11-2018 - Salve a tutti, editoriale domenicale, con l’autunno che si vivacizza ulteriormente e, per alcune regioni, mostra il suo lato più crudo, tipicamente invernale.
Come già descritto in precedenti interventi, evoluzione meteorologica davvero complessa nel Mediterraneo, in cui numerosi “soggetti” barici, nelle prossime 48 h, interagiranno reciprocamente per condizionare il tempo nel Mediterraneo e, in particolare, nelle nostre regioni.
fig.1
In particolare, la massa d’aria fredda artico continentale che, nella giornata di sabato, aveva preso le mosse dall’artico scandinavo, indicata in fig.1 con il numero 1 appunto, è ormai giunta ad addossarsi in corrispondenza della barriera alpina, come mostra l’ultimo aggiornamento dell’animazione satellitare
fig.2
Dalla fig.2 si evince come l’irruzione artica proveniente dal bassopiano russo sia ormai pronta a interagire con le depressioni mediterranee presenti a est (n,2) e a ovest (n.3) dell’Italia.
Lo scontro tra masse d’aria caratterizzate da temperatura e umidità molto differenti genererà nella giornata di lunedì, un’intensa depressione in transito nel Tirreno, capace di innescare forte maltempo tra il pomeriggio e la sera nelle regioni centrali, in particolare quelle tirreniche.
fig.3
La previsione in fig.3 evidenzia le precipitazioni previste a partire dalle ore 13:00 di lunedì nelle regioni italiane. Appaiono evidenti gli intensi fenomeni previsti tra Lazio Campania e Sardegna (fino a 150 mm/24h).
Discorso a parte va condotto per il nord Italia, dove le precipitazioni risulteranno più deboli ma, in virtù del passaggio del nucleo artico, con temperature inferiori a -30 C a 5500 m, e di temperature relativamente basse anche nei bassi strati, potranno risultare nevose anche a quote basse, localmente in pianura nel settore piemontese.
fig.4
L’evoluzione andrà seguita attentamente nella giornata di domani, Lunedì; laddove le precipitazioni saranno di una certa consistenza nella pianura Padana, fino alla sera la possibilità di vedere qualche fiocco sarà concreta in molte località, a eccezione dei settori costieri adriatici.
Cosa succederà quindi dopo, nel medio e lungo termine??
Ebbene, il quadro al momento risulta meno chiaro rispetto a qualche giorno fa; il VP appare comunque sbilanciarsi verso il comparto asiatico, in una posizione favorevole alla genesi di afflussi freddi nelle nostre regioni.
fig.5
Dando un’occhiata a indici come AO e NAO che, ricordiamolo, sono semplicemente descrittivi in quanto riassumono quanto riportato dalle diverse perturbazioni dei modelli, il VP appare molto debole, con AO a picco e NAO leggermente negativa, connubio ideale per avere maltempo e freddo nelle nostre regioni.
fig.6
Insomma, l’inverno meteorologico sembra giungere con il piede giusto, ma per Dicembre il responso è ancora da verificare, per adesso vediamo cosa accadrà nelle prossime 48 h.
Ciao ciao
Grazie !