14-12-2020 - Salve a tutti, un nuovo editoriale per sancire i passaggi di questo inverno e delle festività che incombono.
Al momento, il tempo è in miglioramento, le temperature stanno aumentando e ci sono delle giornate nel complesso limpide e serene su molte regioni italiane.
Le cose non cambieranno molto nei prossimi giorni, come si vede dalla fig.1, sebbene il Vortice Polare in realtà non sia particolarmente chiuso, ma anzi è presente un anticiclone al polo, circondato dai diversi nuclei del VP.
fig.1
Non c’è quindi la collaborazione tra la struttura del VP e le onde planetarie, che potrebbero destrutturarlo e, pertanto, nonostante una intrinseca debolezza, non ci sono scambi meridiani con le medie latitudini.
Ma le cose tenderanno a cambiare proprio con le festività natalizie, il VP viene visto attaccato su vari punti, addirittura 3 nella visione del mattino del modello americano.
fig.2
Tale aspetto è in parte merito della formazione di un potente anticiclone russo siberiano, con massimi pressori visti viaggiare intorno 1055 hPa nella Siberia centrale sempre nel periodo natalizio.
fig.3
L’imponente raffreddamento asiatico giocherà ovviamente una parte rilevante i tutto ciò, con la Siberia che viaggia tra -30 e -50 C su un’area enorme, vista in ulteriore ampliamento nei prossimi giorni.
fig.4
Sebbene siano luoghi abituati al gelo, la carta delle anomalie previste nel periodo natalizio evidenzia come farà probabilmente più freddo del normale su una vasta area.
fig.5
Questo però lontano da noi, ma cosa ne comporta per le nostre regioni??
Come dibattuto più volte, un anticiclone potente in Siberia può più facilmente estendersi verso e nostre regioni, bloccando il flusso atlantico o, ancora meglio, dirottandolo verso di noi con un contributo freddo aggiuntivo.
fig.5
A tal proposito, una certa dinamicità atmosferica è comprovata dall’analisi a tutte le quote, compresa la stratosfera, dove dall’indice NAM si evince come non ci siano settori dove il VP si stia rafforzando.
fig.6
I colori blu alla fine del grafico evidenziano una certa debolezza alle quote inferiori e un settore neutro a quelle inferiori, la stratosfera non influenza i piani inferiori al momento.
Insomma, siamo tutti pronti per goderci le ferie in osservazione meteo, con il treno del gelo e della neve che compare più spesso nelle carte a lungo termine.
fig.7