26-08-2015 – Salve a tutti; la stagione estiva sta giungendo al termine e i modelli sembra vogliano ricordarcelo, con emissioni sempre più vivaci e dinamiche, molto fresche e perturbate nel lungo termine. Intanto, oggi è tornato il bel tempo su tutta Italia, con le temperature che iniziano ad aumentare su tutte le regioni, a iniziare da meridione (fig.1).
fig.1
Il promontorio africano avanza rapidamente verso l’Europa centrale e, nei prossimi giorni, stabilirà un secondo massimo di pressione nell’area balcanica. Le temperature si mantengono però ancora gradevoli nella penisola italiana, con valori raramente oltre i 30° C (fig.2).
fig.2
Nei prossimi giorni comunque, complice un ulteriore rafforzamento dell’alta pressione e l’arrivo di aria più calda nei bassi strati dall’entroterra africano, le temperature aumenteranno di qualche grado, sebbene senza raggiungere i valori molto elevati di Luglio. L’azione congiunta di un campo altopressorio molto robusto e del costante afflusso di aria calda dai quadranti meridionali raggiungerà l’apice, come descritto nell’editoriale di ieri, tra il 29 e il 31 Agosto (fig.3)
fig.3
La fig.3, riferita alla serata del 30, evidenzia valori termici a 850 hPa non paragonabili alle precedenti avvezioni calde, con termiche comprese in genere tra +15° C e +20° C nella nostra penisola. Confermata, comunque, la presenza di un potente nucleo anticiclonico in alta troposfera poco a est dell’Italia, nei Balcani (fig.4).
fig.4
Per tale motivo, nei giorni 29-30 e 31 le temperature potranno nuovamente salire su valori da piena estate, tra i 32-34° C, in molte città italiane, compresa la pianura Padana. A differenza della parte centrale dell’estate però, l’escursione termica tra il giorno e la notte potrebbe essere maggiore e, pertanto le prime ore del mattino potrebbero essere piacevolmente fresche anche laddove le temperature dovessero raggiungere valori piuttosto elevati di giorno.
Ma, anche oggi, è importante sottolineare ciò che i modelli prevedono a partire dai primissimi giorni di Settembre. Davvero interessante l’evoluzione proposta, nuovamente, con una costanza che lascia ben sperare, dal modello americano. Ecco la sequenza di eventi relativa la mese di Settembre:
Giorno 1 Settembre: l’ondulazione responsabile dell’avvezione calda si avvicina verso l’Europa, l’anticiclone delle Azzorre inizia a spingere verso nord in Atlantico, si crea la classica onda di Rossby di grande ampiezza, il tempo inizia a cambiare al nord, ancora caldo al centrosud (fig.5).
fig.5
Giorno 3 Settembre: tutta l’ondulazione trasla verso sudest, quasi tutto il centronord interessato dalla saccatura, alimentata direttamente dall’Artico; in Atlantico si crea un blocco alle correnti occidentali (fig.6)
fig.6
Giorno 5 Settembre: la saccatura assume caratteri di stazionarietà, ruotando il proprio asse in senso orario, l’alimentazione diviene maggiormente continentale, sempre artica, le temperature scendono in maniera decisa su tutta Italia, aumenta l’instabilità (fig.6).
fig.6
Giorno 8 Settembre: l’ulteriore spinta verso nordest del blocco azzorriano, correlata alla chiusura del neonato Vortice Polare, isola un nucleo freddo in quota, di origine artica, che si muove decisamente verso il Mediterraneo (fig.7).
fig.7
Se confermata, l’ultima fase descritta, intorno il 7-8 Settembre, sarebbe la più fredda e perturbata della serie, con forte instabilità atmosferica ovunque, temperature su valori praticamente autunnali e, addirittura, nevicate sulle cime alpine e su qualche cima appenninica, ecco le termiche previste per quel periodo a 850 hPa (1500 m) (fig.8)
fig.8
Sulle Alpi si arriverebbe su valori di 3-4° C a 850 hPa, passibili di nevicate intorno 1500-1600 m in caso di precipitazioni intense!!.
Insomma, una evoluzione che potremmo definire quasi didattica, ma assolutamente teorica al momento. L’ampiezza delle forze in gioco lascia però ben sperare in una evoluzione, ecco la visione dell’ondulazione di Rossby pienamente formata intorno la data del 5 Settmebre alla quota geopotenziale di 300 hPa (9000 m), (fig.9).
fig.9
Da sottolineare, successivamente, la penetrazione della saccatura e la potenza del blocco, in rotazione sul proprio asse con isolamento di un profondo nocciolo freddo a tutte le quote nel Mediterraneo intorno l’8 Settembre (fig,10).
fig.10
Nel complesso, davvero interessante l’evoluzione palesata dal modello americano da ormai molti giorni quindi. Tale analisi assume maggiore validità se si considera che le carte mostrate riguardano in prevalenza strutture bariche in alta troposfera, più stabili e meno passibili di smentite nel lungo termine. L’insistenza con cui i modelli indicano l’avvento di un’approfondita ondulazione in alta troposfera nel Mediterraneo lascia ben sperare, per gli amanti del fresco (quasi freddo direi) e dei fenomeni atmosferici. Tra il 3 e il 9 Settembre le regioni italiane potrebbero quindi essere interessate tra una fase spiccatamente fresca e instabile, con valori sottomedia su molte regioni.
Ciao ciao