06-12-2016 - Salve a tutti, per l’ennesima volta, ma oggi ci sono aggiornamenti al cardiopalma. Appena uscito, il modello europeo anticipa tutta l’evoluzione perturbata descritta in precedenza, con partenza subito prepotente del blocco e discesa di un nocciolo gelido dalle regioni artiche, in entrata perfetta dal Rodano, con genesi di neve forte in pianura Padana tra il 14 e il 15 Gennaio, non è un’evoluzione a lungo termine (!!!!!!) (fig.1)…………………
fig.1
A seguire, split completo del Vortice Polare nel Mediterraneo, la neve arriva anche al centro a quote molto basse o addirittura pianura, questa è vera apoteosi !!!! (fig.2).
fig.2
Si sta parlando di un modello tra i più affidabili, con un’evoluzione che è entrata nel medio termine, speriamo bene quindi…e potrebbe non essere finita. Per la prima volta infatti, il modello americano lascia intravedere un warming stratosferico di dimensioni rilevanti (fig.3).
fig.3
Quello che potrebbe succedere è che il processo di destrutturazione del VP, iniziato dalla troposfera, si propaghi in stratosfera, con genesi di un eventuale TST event. Ovvero, la troposfera trasmette il disturbo in stratosfera, che lo restiuisce, amplificando le condizioni di debolezza del VPT nei piani inferiori; sarebbe un grande inverno e deve ancora iniziare.
Ciao ciao