06-01-2018 - Salve a tutti e buona Befana. Editoriale festivo in un inverno che al momento risulta tale solo dall’altra parte dell’oceano, mentre le nostre regioni beneficiano della presenza di correnti che, da occidentali, stanno per diventare sempre più meridionali, grazie all’approssimarsi di un’approfondita saccatura atlantica a ovest dell’Italia (fig.1)
fig.1
L’affondo perturbato a ovest della penisola tenderà gradualmente a isolarsi dal flusso princiapale atlantico e, per tale motivo, avanzerà molto lentamente verso est, creando le premesse per l’insistenza delle fenomenologie connesse soprattutto nelle regioni nord occidentali, dove ha già iniziato a piovere da questa mattina.
fig.2
Ecco quindi, che nei prossimi giorni, almeno per le prossime 48-72 h, piogge, rovesci e nevicate si succederanno tra Piemonte, Liguria, alta Toscana e Lombardia occidentale, senza che i fenomeni riescano a guadagnare terreno verso est.
I fenomeni, nella giornata di domani, Domenica, tenderanno anzi a concentrarsi nel Piemonte occidentale,risultando anche persistenti
PRECIPITAZIONI DOMENICA
Lunedì le piogge e le nevicate (a quote intorno 800-1000 m), potranno risultare anche intense e persistenti sempre nelle stesse regioni
PRECIPITAZIONI LUNEDI’
Solo nella giornata di martedì le piogge potrebbero estendersi a tutto il centro, per la fine del blocco della goccia fredda mediterranea.
PRECIPITAZIONI MARTEDI’
A seguire quindi, nel Mediterraneo potrebbe giungere, a inizio seconda decade, un flusso perturbato a direttrice nord occidentale responsabile di brevi passaggi atlantici poco incisivi ma in grado comunque di generare un guasto alle condizioni atmosferiche a intermittenza (variabilità perturbata).
Da metà mese però, si intravede la possibilità di un cambiamento più deciso, con una saccatura di maggiori dimensioni, direttamente collegata al nucleo principale del vortice polare (fig.5).
fig.5
Si tratterebbe di un peggioramento di forte intensità, a grande scala, capace di apportare valori di geopotenziale davvero bassi a tutte le quote e in cui compaiono alcune figure caratteristiche dell’inverno come l’anticiclone russo siberiano che non porterebbe freddo in questo caso ma assolverebbe alla funzione di pungolo e freno alle correnti zonali atlantiche.
fig.6
Il peggioramento in esame è inquadrato da alcune emissioni del modello americano; anche il modello europeo comunque, fino al range di emissione di pertinenza (240 h), presenta un percorso simile, ne riparleremo.
Insomma, da quanto esposto sembra che il VP, alle quote troposferiche, presenti una buna reattività, nonostante il valore del NAM (north annular mode) si diverta a girovagare intorno a soglia di 1,5 di B&D, con probabile nuovo deciso superamento nei prossimi giorni.
fig.7
In realtà, nell’ultimo periodo, anche alle quote troposferiche, il VP ha mostrato una decisa tendenza al ricompattamento, ma effettivamente, al momento, non ci sono evidenze di un avvenuto pre condizionamento, ovvero di una forte e duratura (45-60 giorni) ingerenza degli assetti stratosferici del VPS alle quote inferiori.
Pertanto, è lecito ancora prevedere una seconda parte invernale caratterizzata da buona dinamicità, in cui anche eventi di un certo rilievo, più probabili a Febbraio, potrebbero sempre accadere.
fig.8
Ciao ciao