27-05-2019 - Salve a tutti, nuovo editoriale in questo Maggio sempre più piovoso e instabile. Sono ormai davvero poche le giornate calde e assolate in questa fase della primavera, in particolare nel mese in corso.
Anche oggi infatti, piogge estese hanno interessato le regioni italiane, coperte da un tappeto di nubi alquanto uniforme.
fig.1
L’ultima animazione satellitare evidenzia bene la vastità del corpo nuvoloso che sta interessando il Mediterraneo centrale. Più a nord intanto, un nuovo intenso sistema perturbato si sa già addossando all’arco alpino, pronto a investire alcune regioni italiane nella giornata di martedì
fig.2
L’ultima immagine satellite la tramonto risulta invece utile a distinguere i diversi sistemi nuvolosi e a evidenziare come il canale atlantico attraverso la Francia sia ancora completamente aperto, con il Mediterraneo centrale pronto ad accogliere nuove perturbazioni.
Il prossimo peggioramento non si farà attendere, nemmeno il tempo di godere una schiarita duratura che ecco in arrivo una nuova acuta saccatura.
fig.3
I fenomeni saranno già attivi la mattino al nord est, anche sotto forma di rovescio e/o temporale, con grandinate e colpi di vento sempre possibili tra nord est ed Emilia Romagna e basso Piemonte, in traslazione verso le regioni centrali.
fig.4
La previsione del modello europeo per la giornata di martedì illustra bene la distribuzione dei fenomeni, a frequente carattere temporalesco, in estensione dal nord, dove potranno risultare anche di forte intensità, alle regioni centrali, più diffusi nelle zone interne e adriatiche.
Potrà arrivare quindi un miglioramento??
Difficile al momento; sicuramente dopo il passaggio della nuova perturbazione le regioni del nord beneficeranno di una pausa calda e soleggiata della durata di 3-4 giorni, mentre al centro sud il tempo resterà instabile, soprattutto nelle regioni adriatiche.
Ma la novità del giorno è il probabile arrivo di una nuova fase perturbata per il nord, in possibile estensione alle rimanenti regioni, nella prima decade di Giugno.
Cerchiamo comunque di capire cosa stia accadendo analizzando una carta emisferica prevista per il giorno 6 Giugno.
fig.5
Appare subito evidente come il VP, ormai disgregato in stratosfera, sia completamente disgiunto anche in troposfera, con una cellula altopressoria artica e numerosi lobi freddi minori al contorno, una distribuzione che in pieno inverno avrebbe generato una stagione memorabile e che, in questo frangente, appare quantomeno strana, in perfetto coupling (trasmissione) con la stratosfera, cosa piuttosto rara in questa stagione.
Inevitabile, in tale contesto, l’arrivo di un nuovo cavo d’onda (saccatura) per il periodo intorno il 5-6 Giugno, con il flusso atlantico costretto tra Azzorre (wave 1), anticiclone caucasico (wave 3) e la spinta artica della cellula polare.
fig.6
Stabilità lontana quindi, ancora piogge, temporali e fresco, con nevicate sui rilievi alpini oltre i 1800-200 m nella giornata di domani, martedì.
Ciao ciao