08-12-2016 – Salve a tutti, nuovo editoriale in un’Italia congelata, alle prese in alcuni casi con vere e proprie emergenze e con accumuli nevosi che nei rilievi esposti dell’Appennino hanno tranquillamente superato il metro (anche 2 m nelle località >1000 m dell’Abruzzo e del Molise)…..
La fase più intensa dell’irruzione gelida, per le adriatiche e per il sud, può dirsi terminata a oggi, ma non le nevicate e il freddo, che continuano, sebbene in parziale attenuazione, su tutta la penisola (fig.1).
fig.1
Come s vede dalla fig.1, mentre la nuvolosità in Adriatico si dirada, un nuovo corpo nuvoloso di origine Atlantica, di debole-moderata intensità, è giunto nel Tirreno, apportando altra nuvolosità più a ovest.
Al momento non vengono segnalati fenomeni significativi correlati a tale perturbazione, sebbene lievi nevicate si stiano verificando al confine tra le province di Roma e Viterbo, nel Lazio e qualche fiocco è segnalato anche a Roma, dove la temperatura in tarda mattinata è ancora prossima allo zero.
Cosa succederà nelle prossime ore e nei prossimi giorni??
Ebbene, deboli nevicate saranno possibili nella giornata odierna lungo il litorale laziale e ancora in Adriatico e al sud, sebbene meno intense rispetto ai giorni scorsi, ma il freddo non ha alcuna intenzione di andare via dalle regioni italiane.
A est della penisola infatti, un nocciolo gelido, con temperature al suolo attualmente fino a -25° C in Bosnia, tenderà a stazionare ancora nei pressi della penisola, pronto a effettuare un netto moto retrogrado, verso l’Adriatico, nella giornata di martedì, per il sopraggiungere di un nuovo impulsopeturbato atlantico, che richiamerà nuovamente aria gelida nelle nostre regioni (fig.2).
fig.2
Davvero basse le temperature previste per la serata di martedì, con valori nuovamente fin a -10° C a 850 hPa (1500 m) in Adriatico (fig.3).
fig.3
Come interagirà tale massa gelida con l’afflusso umido atlantico??
Al momento, le precipitazioni più consistenti sembrano sempre concentrate in Adriatico, ma con cluster nuvolosi sparsi presenti anche nel Tirreno, che potrebbero generare nevicate sempre tra coste laziali, forse toscane e campane, oltre alle due isole maggiori, proprio nella giornata di martedì (fig.5).
fig.5
La previsione non è facile, in quanto la distribuzione irregolare dei fenomeni dal lato tirrenico, più organizzata in quello adriatico, potrebbe generare nevicate non previste in molte località, aggiorneremo in merito.
Nel prosieguo della previsione, di cui parleremo ampiamente anche in serata, il modello europeo, finora il più affidabile, continua a sbilanciarsi, evidenziando la possibilità dell’arrivo di una massiccia saccatura artica per metà mese, in successiva fase di continentalizzazione, con fenomeni nevosi estesi anche a bassa quota a nord e tirreniche (fig.6).
fig.6
Fenomeni da valutare, ma è davvero interessante quanto presentato da modello europeo nelle ultime due emissioni, con una bassa pressione nei mari occidentali italiani capace di generare intensi corpi nuvolosi in un contesto sempre caratterizzato da temperature molto rigide nei bassi strati (fig.7)
fig.7
A scala emisferica l’assetto associato a tale saccatura è compatibile con quanto previsto finora dai modelli, con la depressione canadese molto forte contrapposta a un’altrettanta possente figura altopressoria di blocco euroasiatica e una canale perturbato nel Mediterraneo alimentato anche da aria fredda continentale (fig.8).
fig.8
Torneremo su tali argomenti in serata, nel frattempo occhi puntati al cielo per nuove nevicate anche in settori non raggiunti finora dai fenomeni.
Ciao ciao
il sito mi piace però se mettete pubblicità che aprono pagine dove chiedono di installare robaccia, allora no.
cioè mi dica posso toglierle cosa si vede nella pubblicità