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ANCORA 48 H DI CALDO, POI NUBIFRAGI AL NORD VENERDI’, MALTEMPO AL CENTRO SABATO. INSTABILE TUTTO IL MESE DI MAGGIO

Posted on 12/05/2015 by meteogeo in Analisi modelli, previsione a 10-15 giorni
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102-7IT (1)

12-05-2015 - Salve a tutti; campana altopressoria in piena espansione nel Mediterraneo, con quasi totale assenza di nubi su tutte le nostre regioni (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (3)

Le temperature stanno aumentando tra Spagna e parte della Francia, con il caldo che è ormai giunto a nord delle Alpi (fig.2). Fino a 36° C in Andalusia, mentre in Italia ancora i valori sono gradevoli, generalmente al di sotto dei 30° C (siamo comunque in Maggio).

fig.2

temperature_europe (2)

 

Ma è ormai sempre più probabile e marcato il peggioramento previsto a partire da giovedì sera, con interessamento graduale di tutte le regioni italiane entro sabato, ma con particolare virulenza dei fenomeni venerdì al nord (fig.3).

fig.3

Rtavn721 (1)

Come si vede dalla fig.3, il peggioramento sarà legato al transito di un goccia fredda in distacco dal flusso Atlantico, con annesso nucleo freddo in quota e successiva formazione di un vortice ciclonico molto intenso nei mari italiani, con struttura depressionaria presente, quindi, a tutte le quote (fig.4). Ecco la fase di entrata del nucleo freddo in quota nel Mediterraneo, pronto a ricongiungersi con il minimo in approfondimento al suolo e raggiungendo quindi la massima intensità, prima di indebolirsi lentamente.

fig.4

84-21IT

 

Davvero impressionante lo scarto termico previsto, su tutte le regioni, tra giovedì pomeriggio e sabato mattina. Ecco la fase più intensa dell’onda calda, con valori di +20° C a 850 hPa (1500 m) nel Tirreno  (fig.5).

fig.5

63-7IT

 

 

Ed, ecco, dopo solo 36 h, il quadro termico alla stessa quota sabato mattina, con un minimo presente a tutte le quote (vortice ciclonico) davanti le coste del Lazio e con valori di +2, +3° C a 850 hPa in Appennino (fig.6). Potrebbe persino nevicate in quota (1500 m) nelle regioni centrali.

fig.6

 

102-7IT (1)

 

 

Quali fenomeni associare a tale evoluzione?? Al momento, il connubio tra la dinamica prevista per l’irruzione fredda e tassi di umidità e temperatura preesistenti sembra essere in grado di generare temporali violenti, con grandinate intense e locali fenomeni vorticosi su quasi tutto il nord Italia, soprattutto pianura Padana. Davvero eloquente la previsione del modello YOUMETEO per la giornata di venerdì; una lunga striscia temporalesca che dai settori centrali della pianura Padana si spinge verso il triveneto, con accumuli >100 mm/24 h (fig.7).

fig.7

hrrr-youmeteo

 

Il maltempo comunque tenderà a trasferirsi, sebbene attenuato, su tutte le regioni entro sabato, con forte instabilità generalizzata e forte abbassamento delle temperature.

Si tratta ancora di un singolo aggiornamento, i dettagli potranno cambiare molto, ma le premesse sono molto preoccupanti; proprio per la medesima emissione ecco, ad esempio, gli spaghetti di Verona, che evidenziano picchi precipitativi notevolissimi, accompagnati da un drastico abbassamento delle temperature per venerdì (fig.8).

fig.8

 

MT8_Verona_ens

 

 

Insomma, utilizzare il termine nubifragio per la pianura Padana nella giornata di venerdì non appare affatto fuori luogo, più colpito al momento il nordest nelle attuali emissioni.

E dopo?? Anche oggi vengono confermate le linee evolutive descritte nel dettaglio nell’editoriale di ieri, a cui si rimanda. Inquesta sede vengono riportate alcune carte davvero peculiari relative al modello americano per il lungo termine. Saccatura centrata questa volta proprio sull’Italia dopo metà mese, novità rispetto a quanto prospettato ieri (fig.9).

fig.9

gfsnh-0-240 (2)

 

Successivamente, ulteriore penetrazione della struttura verso il Mediterraneo e fase di intenso maltempo nelle nostre regioni, con il Vortice Polare che si destruttura (fig.10).

fig.10

gfsnh-0-288 (1)

 

Alla fin dell’emissione, affermazione di una struttura altopressoria polare e blocco a omega rovesciata nelle nostre regioni, ancora maltempo nel Mediterraneo (fig.11).

fig.11

gfsnh-0-384

Ques’ultimi pannelli valgono soprattutto come tendenza, come sempre, ma sembra proprio che chi ha ipotizzato una primavera perennemente secca e sopramedia debba rivedere alcune convinzioni. Vedremo se i prossimi aggiornamenti confermeranno le ipotesi ora formulate. Per adesso comunque, due giorni di caldo e poi brusca e traumatica rottura temporalesca.

 

Ciao ciao

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