11-05-2015 – Salve a tutti, bel tempo e caldo in affermazione nella penisola italiana, sebbene non eccessivo al momento. Splendida la penisola praticamente priva di nubi in tutta la sua estensione (fig.1).
fig.1
L’area altopressoria è caratterizzata da una matrice ibrida, avendo, specialmente al suolo, un contributo azzorriano. Le temperature al momento, nell’Europa occidentale, non sono eccezionalmente alte, sebbene il caldo si faccia sentire. Solo in Andalusia si superano tranquillamente i 30° C, ma si tratta di luoghi abituati a questi valori anche in Maggio (fig.2, ore 17:00 italiane).
fig.2
Ma proprio mentre il caldo aumenta su tutte le regioni, appare sempre più evidente e duratura la brusca rottura al caldo nella giornata di venerdì, con i primi temporali già giovedì sera al nord (fig.3)
fig.3
Il guasto appare deciso e capace di innescare fenomeni di forte intensità al centronord, a causa del transito sulla penisola di una struttura depressionaria in distacco dal flusso atlantico, colma di aria fredda a tutte le quote (goccia fredda appunto), con repentino abbassamento delle temperature su tutta la penisola.
Quello che appare ancora più evidente oggi, tema dell’odierno approfondimento, è la tendenza palesata dai modelli per la seconda parte di Maggio, che potrebbe diventare molto instabile, a tratti perturbato per alcune regioni, non necessariamente freddo per tutti però (fig.4).
fig.4
Nella fig.4 ritroviamo una vecchia conoscenza dell’inverno, l’anticiclone aleutinico (wave 1), che inizierà a spingere in Artico, innescando probabilmente una vera crisi del Vortice Polare (vedremo quanto definitiva), con split di un lobo verso le regioni europee.
Di seguito, dopo una fase transitoria caratterizzata da correnti nordoccidentali, ecco partire, con evoluzione conseguente da manuale, anche l’anticiclone delle Azzorre (wave 2), con genesi di un’ampia ondulazione di Rossby nell’Europa occidentale (fig.5).
fig.5
Ecco quindi, che nella terza decade del messe, può partire una vera destrutturazione del VPT, con i singoli lobi che tendono a “splittare”, ovvero a scendere verso latitudini più temperate dall’Artico., come evidenziato in fig.5. Davvero didattica l’onda di Rossby individuata alla quota delle correnti a getto nel vicino Atlantico (fig.6); nordovest esposto lungo il ramo ascendente del jet stream, settore favorevole allo sviluppo di nubi e precipitazioni, centrosud, maggiormente secco e più caldo (fig.6).
fig.6
Come si vede dalla fig.6, lungo il ramo discendente dell’ondulazione, continui impulsi di origine nordatlantica vanno ad alimentare l’instabilità nell’Europa occidentale, con la saccatura che tende ad assumere caratteri di stazionarietà, tipici di strutture di grande ampiezza. Ecco infatti la previsione del modello americano per la terza decade, con correnti sudoccidentali caldo umide al centronord, con tempo instabile e generalmente fresco al nord, continuamente raggiunto da impulsi Atlantici, più variabile al centro. Ancora caldo e secco al sud con tale configurazione (fig.7).
fig.7
Come ben visibile dalla fig.7, Vortice Polare in evidente crisi, con depressione stazionante nell’Europa occidentale.
Con il passare dei giorni, la struttura in esame potrebbe recedere verso nord, con l’inevitabile innalzamento del getto polare con l’avanzare della stagione calda. Esistono però altre possibilità, paventate ad esempio dall’emissione mattutina del modello americano, che prevede addirittura un blocco a omega rovesciata per la fine del mese, con maltempo in molte regioni italiane (fig.8).
fig.8
Si tratta ovviamente di tendenze, che però evidenziano, giorno per giorno, ipotesi sempre più concrete di un sostanziale cambio di rotta nell’evoluzione meteorologica del comparto europeo per il mese di Maggio. Intanto comunque, la brusca rottura al caldo di venerdì è probabile quanto l’ondata di caldo stessa.
Ciao ciao