14-11-2014 - Salve a tutti; com’è tradizione del sito, ecco un nuovo aggiornamento in merito al lungo termine e alle sorti della stagione in corso, con particolare riferimento all’evoluzione dell’inverno meteorologico (inizio 1 Dicembre), mentre l’autunno mostra il suo volto più autentico, con piogge frequenti e, spesso, intense.
Iniziamo subito con il commentare l’ultimo run del modello americano GFS (Global Forecast System).
Alle 120 h la struttura del VPT (Vortice Polare Troposferico) appare ancora disarticolata, capace di creare colate gelide verso latitudini più meridionali dall’Artico, ma la disposizione dei due anticicloni (aleutinico ed europeo) favorisce il nordest americano come destinazione del freddo, che sarà molto crudo negli USA e Canada, mentre ancora clima Atlantico mite e umido nel Mediterraneo.
Fig.1 – Previsione 18 Novembre
Successivamente, da alcune emissioni sta prevalendo la linea di un ricompattamento del Vortice Polare Troposferico, ovvero di una chiusura del freddo alle alte latitudini e di una assenza di ondulazioni alle medie, come quella evidenziata in fig.1, capaci di portare il freddo alle latitudini temperate appunto. Per le nostre lande significherebbe “spanciamento” azzorriano verso il Mediterraneo e tempo stabile e soleggiato al centrosud nella terza decade di Novembre, nebbioso in pianura al nord.
Fig.2 – Previsione 25 Novembre
Tale tendenza verrebbe confermata anche nell’ultimo pannello, datato 29 Novembre, con la presenza di una piccola cellula altopressoria ni Artico, ma ondulazioni poco marcate a scala emisferica.
Fig.23 – Previsione 29 Novembre
E il freddo, dov’è finito???..In realtà gli indicatori che evidenziavano un inverno freddo e dinamico restano immutati. Abbiamo già visto in altri editoriali come le indicazioni provenienti da parametri come SAI e OPI, siano sempre molto positive. In effetti, il tasso d’incremento della copertura nevosa al si sotto del 60° parallelo in eurasia (Snow Advance Index) è stato notevolissimo nell’Ottobre scorso, il più alto degli ultimi anni, riproponiamo il grafico completo ora, dove si vede una leggera inversione di tendenza nell’ammontare della copertura nevosa alla fine di Ottobre, ma che non inficia il trend generale, sempre elevatissimo (pendenza della retta).
In questa sede aggiungiamo la carta risultante delle anomalie di geopotenziale previste alla quota isobarica di 500 hPa per il trimestre invernale in Europa, secondo l’analisi O.P.I. (October Pattern Index). Nell’illustrazione è stata aggiunta un’interpretazione, molto rozza, da parte dello scrivente di quello che potrebbe essere il pattern se non dominante, frequente, per il trimestre invernale in Europa, con basse pressioni frequenti in centro Europa, alimentate da aria molto fredda da nord e/o nordest.
Si tratta di un’ipotesi ottimistica forse per i freddofili, ma questo è quanto riportano i dati O.P.I. che, ricordiamo, ha chiuso con un valore di -2,12, molto basso e generalmente, correlato con quello dell’AO (Artic oscillation).
Per concludere, ecco una successione di istantanee che fotografano la copertura nevosa nel continente euroasiatico a partire dal mese di Ottobre; come si vede, l’incremento è stato notevolissimo in Ottobre, ma anche a Novembre l’incremento, sebbene più ridotto, è proseguito in maniera abbastanza spedita
- Copertura nevosa 1 Ottobre
- Copertura nevosa 1 Novembre
- Copertura nevosa 12 Novembre
- Dato finale O,P.I.
Come sempre, verranno proposti costanti aggiornamenti in merito.
Ciao ciao…