02-11-2017 - Salve a tutti; evoluzione meteorologica che si preannuncia sempre più interessante per le nostre regioni. Ormai, per il breve termine, è possibile confrontarsi con una evoluzione realmente visibile e non solo con carte previsionali.
In effetti, le prime blande fenomenologie collegate all’avanzare di una figura depressionaria da ovest si sono già manifestate nel nord ovest e, in parte anche in Toscana, sotto forma di brevi rovesci, più frequenti lungo il crinale genovese e spezzino (fig.1).
fig.1
Dalla fig.1 si evince come, nonostante nelle regioni italiane sia ancora presente un’ampia struttura anticiclonica, i bordi occidentali della stessa siano già stati raggiunti da un intenso sistema nuvoloso, correlato a una depressione atlantica.
Perchè si verifichi un più marcato peggioramento del tempo, occorrerà però che tale depressione venga raggiunta dal flusso atlantico e spinta verso le nostre regioni, con una evoluzione visibile a scala emisferica e correlata, alla lontana, addirittura all’intrusione aleutinica dal settore opposto dell’emisfero (fig.2).
fig.2
In buona sostanza quindi, un nucleo perturbato atlantico si distaccherà dal flusso principale, tramite una goccia fredda che, tra Domenica e martedì, dal nordovest si spingerà verso le le regioni adriatiche (fig.3).
fig.3
Come annunciato ieri, un minimo al suolo, leggermente baroclino, invierà venti orientali piuttosto sostenuti nella pianura Padana occidentale, in particolare verso il Piemonte, dove sussiste la possibilità di nevicate quasi a quote collinari tra Domenica pomeriggio e lunedì mattina.
fig.4
Prima che ciò avvenga però, sussiste altresì la possibilità dell’innesco di forti temporali nel golfo ligure; da verificare l’eventualità della presenza di un’area di convergenza nel golfo di Genova, classico di molti peggioramenti, prevista dalle prime proiezioni dei modelli, che indicano punte >150 mm di pioggia nelle 24 h.
fig.5
Verificheremo tale previsione, ma la cosa importante e che, una volta aperta la strada delle piogge, un secondo peggioramento potrebbe seguire la strada del precedente, con una nuova goccia fredda in affondo nel Mediterraneo e piogge in estensione dal nord ovest verso le tirreniche.
fig.6
Questo tipo di tempo dovrebbe caratterizzare la rima decade di Novembre.
Cosa potrebbe succedere dopo??
Ebbene, resta sempre in piedi l’ipotesi di un più ampio peggioramento a scala europea, correlato, finalmente, a una decisa elevazione dell’anticiclone delle Azzorre (probabile conseguenza dell’innesco aleutinico) con la conseguente massiccia discesa artica verso le nostre regioni (fig.7).
fig.7
In tal caso, le piogge sarebbero diffuse su tutte le regioni e i peggioramenti sarebbero duraturi e via via più freddi (fig.8)
fig.8
Ciao ciao