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  • VORTICE POLARE SEMPRE PIU’ DEBOLE: DALL’IMMACOLATA ARRIVO DI NUCLEI GELIDI PERTURBATI IN SERIE A CONTRIBUTO ARTICO NEL MEDITERRANEO, L’INVERNO DIVENTA SEMPRE PIU’ FREDDO NEVOSO

VORTICE POLARE SEMPRE PIU’ DEBOLE: DALL’IMMACOLATA ARRIVO DI NUCLEI GELIDI PERTURBATI IN SERIE A CONTRIBUTO ARTICO NEL MEDITERRANEO, L’INVERNO DIVENTA SEMPRE PIU’ FREDDO NEVOSO

Posted on 04/12/2017 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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gfs_T850a_eu_22

04-12-2017 - Salve a tutti, una rapido aggiornamento modelli in un contesto che vede una struttura del Vortice Polare continuamente disturbata e indebolita, come da molti anni a questa parte non accadeva.

In buona sostanza, nonostante una traslazione meno favorevole della wave 1 aleutinica, l’onda anticiclonica pacifica, verso il comparto costiero nord americano, l’attacco congiunto delle diverse onde anticicloniche, veri e propri serbatoi di caldo (relativo) alle quote troposferiche, dovrebbe consentire comunque la messa in moto di nuclei gelidi del VP stesso verso le regioni mediterranee.

fig.1

 

gfsnh-0-192 (3)

 

La fig.1 tratta dal modello americano e riferita al giorno 12, evidenzia come le onde emisferiche indicate con delle frecce nere, siano addirittura presenti in quattro punti diversi a spingere, convergendo, verso l’Artico, innescando così la discesa di nuclei gelidi, di colore blu, verso le medie latitudini.

La fig.1 è maggiormente rappresentativa degli aspetti descritti, ma le dinamiche esaminate iniziano molto prima, con una con una decisa saccatura proveniente dal nordatlantico a inizio ponte dell’Immacolata, a successivo contributo artico e con un nucleo perturbato in distacco dal lobo canadese e rilanciato verso il Mediterraneo da una elevazione dell’anticiclone delle Azzorre.

fig.2

GFSOPEU12_120_1 (4)

Come si vede dalla fig.2, è sufficiente una blanda ondulazione in Atlantico per consentire l’affondo perturbato e questo perchè il VP è debole e la messa in moto di nuclei perturbati verso le medie latitudini è semplice.

Ancora più marcata la successiva ondulazione, già raffigurata in fig.1, con l’arrivo di nuclei artici o inizialmente nordatlantici in serie.

fig.3

 

GFSOPEU12_204_1

Davvero imponente la seconda saccatura prevista dal modello americano, apportatrice, se verificata, di nevicate a quote basse o anche pianure in molte regioni italiane.

Gran finale poi del modello americano, dove il continuo svuotamento dei geopotenziali in area artico russa, rende possibile la nascita di un ponte simil Woeikoff, sebbene non completamente realizzato, con altra aria fredda, questa volta di origine continentale in arrivo nel Mediterraneo.

fig.4

GFSOPEU12_324_1 (2)

 

Sebbene l’emissione mostrata fosse particolarmente fredda rispetto alla media delle perturbazioni, sembra ormai evidente la presenza di un VP estremamente disturbato in questa prima parte di Dicembre.

fig.5

gfs_T850a_eu_22

Ciao ciao

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