04-09-2017 – Salve a tutti; rapido aggiornamento serale, doveroso, in quanto i modelli continuano a mostrare evoluzioni tipicamente autunnali, anche alquanto inusuali per il periodo attuale, con la stagione estiva appena finita.
In buona sostanza, il flusso atlantico potrebbe essere presente con continuità nei prossimi 7-10 giorni, con alcuni passaggi anche estremamente perturbati, ma ancora da definire.
Un primo impulso perturbato dovrebbe transitare intorno giovedì, ormai molto probabile, confermato rispetto a quanto riportato nel precedente editoriale, da tutti i principali modelli.
fig.1
A seguire, la spinta del’anticiclone scandinavo in Artico si farà sempre più intensa, fino a occupare quasi il centro dell’Artico stesso e generare una vera e propria destrutturazione del VP, con tre distinti lobi spinti a latitudini inferiori, con quello canadese predominante.
fig.2
Davvero didattica e inusuale per il periodo la configurazione mostrata in fig.3, con un lobo del VP che va ad occupare quasi completamente l’Europa centro settentrionale e con un’acuta saccatura nel Mediterraneo, generatrice di intenso maltempo su molte regioni nel prossimo week-end.
fig.4
Un punto fondamentale della evoluzione mostrata è rappresentato dall’intensa spinta dell’anticiclone delle Azzorre a sud della Groenlandia, vero baluardo mirato a impedire l’affondo del VP in Atlantico e il conseguente dirottamento del jet stream verso il Mediterraneo.
fig.5
Proprio l’assetto mostrato, con due robuste figure altopressorie al contorno dell saccatura, potrebbe favorire la reiterazione degli affondi perturbati nel settore europeo anche nella seconda decade.
fig.5
Insomma, sembra davvero che le ondate di caldo siano destinate al lasciare il posto alla variabilità atlantica e a un piacevole fresco settembre.
fig.6
Configurazioni che sembravano ormai assenti da molto tempo.
fig.7