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VIOLENTI NUBIFRAGI IN ATTO NELLE IONICHE E PER DICEMBRE IL VORTIC POLARE RESTA DISTURBATO, SEMPRE PROBABILE GRANDE COLATA ARTICA CON NEVE A BASSA QUOTA

Posted on 25/11/2016 by meteogeo in Analisi lungo termine
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gfs_t2ma_eu_49

25-11-2016 – Salve a tutti, secondo aggiornamento gionaliero, particolarmente mirato al lungo termine,che appare quanto mai incerto, in una stagione fredda che alcuni meteo appassionati danno già per deludente, ma che non lo è affatto e che si annuncia con ottime prospettive fredde e nevose anche alla luce degli ultimi aggigornamenti.

Come sempre viene fornito anche uno sguardo all’immediato, per evidenziare una situazione di particolare criticità nelle estreme regioni meridionali, dove stanno imperversando autentici nubifragi, di nuovo, tra messinese, reggino e catanzarese ionici, con un’ampia struttura temporalesca che ha assunto caratteristiche rigeneranti, compiendo scarsi progressi verso est (fig.1).

fig.1

sat_new_ireu-3

 

Evoluzione che sta diventando pericolosa, è bene sottolinearlo, con quantitativi di precipitazioni di centinaia di mm dalla mezzanotte di oggi che stanno cadendo nelle  località citate; la carta delle fulminazioni è eloquente, un tappeto di fulmini che si sovrappone nella grafica nelle stesse località da ore, difficile che non vi siano conseguenze in un simile contesto meteorologico (fig.2).

fig.2

latest2h_it-1

In merito al lungo termine (in questi editoriali c’è sempre uno sguardo completo della giornata) davvero un mistero l’evoluzione prospettata per la prima decade di Dicembre. Ribadiamo ancora una volta come ci siano le premesse perchè nella prima decade del mese entrante prenda corpo un cospicuo scambio meridiano ad alimentazione continentale, coadiuvato dall’elevazione dell’anticiclone delle Azzorre.

Eccola prospettata, tale evoluzione, dall’emissione del pomeriggio del modello americano, grande colata artica in arrivo.

fig.3

gfsnh-0-288-1

 

Stavolta struttura piuttosto robusta in discesa dalle regioni artiche, con un bel blocco in Atlantico (fig.4).

fig.4

rtavn3001

Termiche in quota (-35° Ca 5500 m) e nei bassi strati di tutto rispetto, con la -10° C a 1400 m che si affaccia al nordest (fig.5).

fig.5

rtavn3362

Insomma, il VP continua a essere instabile, è questa la sostanziale differenza rispetto lo scorso anno, ci sono le premesse per un nuovo cospicuo raffreddamento del comparto europeo centro orientale (fig.6).

fig.6

gfs_t2ma_eu_49

Il grafico delle anomalie pressorie alle latitudini polari è sempre in “rosso”, nel senso che sono tutte positive, il VP resta debole e non sembra che tale trend debba cambiare tanto presto (fig.8)……..

fig.8

time_pres_hgt_anom_ond_nh_2016-1

 

Al prossimo aggiornamento.

 

Ciao ciao

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