IN QUESTA SEZIONE VENGONO INSERITE IMMAGINI RIGUARDANTI LO STATO DEL TEMPO IN DIRETTA, NELLE VARIE LOCALITA’, SEMPRE COMMENTATE DAL SITO IN MERITO AL LORO SIGNIFICATO; POTETE INVIARE QUELLE CHE RITENETE PIU’ SIGNIFICATIVE
02-12-2013 – Aggiungiamo altre spettacolari foto della mareggiata nello Ionio, già inserite nella galleria fotografica in home page, con qualche commento a riguardo a corollario. Ecco una serie inviata da Egidio Donadio, riguardante la costa calabrese in provincia di Catanzaro e Crotone, luoghi epicentro del maltempo nella giornata di ieri. Da sottolineare come, sempre nella stessa giornata, sia stata registrata un’onda alta fino a 11,8 m proprio nel crotonese (record assoluto per i mari italiani).
—————-
A ciò si sono aggiunti forti temporali, con genesi di moti vorticosi, come quello riportato di seguito
Ma da cosa sono causate onde così alte in questi settori della penisola; sicuramente dai forti venti di scirocco generati dal vortice collocato sulla Sicilia, ampiamente commentato in questa sede, ma non basta. Occorre inserire una parola strana ma fondamentale, il Fetch, ovvero il tratto di mare in cui può svilupparsi l’onda. Quanto più è lungo, tanto più alta sarà l’onda a parità di altre condizioni (vento, frangente, morfologia fondale ecc). Lo Ionio e le relative coste esposte possiedono il fetch più lungo in assoluto, avendo a disposizione tutto il mar Mediterraneo fino al golfo della Sirte, in Libia, dove l’onda può avanzare senza incontrare particolare ostacoli nel suo sviluppo. Ecco perchè , in presenza di forti venti costanti per un lungo periodo di tempo, si vengono a formare le onde più alte in assoluto per l’area italiana. La tempesta registrata ieri è stata una delle peggiori in assoluto.
Ecco l’aria satura di salsedine e scirocco lungo la spiaggia di Caulonia marina con rovesci in arrivo dal mare, inviata da Barbara Fuda.
01-10-2013 – Giornata molto perturbata al Sud, un “ciclone mediterraneo”, in realtà un perturbazione delle medie latitudini, ma caratterizzata da venti forti e mare in tempesta, ha colpito duramente il settore ionico per intero, dal reggino al golfo di Taranto. Lo scrivente si trovava a Cannitello, sullo stretto di Messina, lato tirrenico quindi (anche se lo Ionio inizia proprio con lo stretto). Davvero singolare la differenza tra i due versanti, dal lato tirrenico mare calmo, quasi piatto, piogge in nottata e frequenti rovesci in mattinata, che hanno lasciato spazio a degli scorci spettacolari. Il primo, dopo pranzo, con rovesci illuminati da sole che avanzano nello stretto verso Nord, visti da Santa Trada.
Il settore di Scilla era sottovento allo scirocco, cieli puliti nel primo pomeriggio, ma sullo sfondo un enorme cumulonembo dal lato ionico generava ancora forti rovesci nella locride.
Lo stesso corpo nuvoloso, visibile anche da satellite, forniva comunque uno spettacolare tramonto………..per chi volesse approfondire da sottolineare i mammatocumuli (da mammelle), visibili nella parte alta della nube, indice di forte turbolenza atmosferica (probabili rovesci grandinigeni alla base), insomma c’è di tutto.
Per confronto, inseriamo una foto del lato ionico, di Teresa Candido a Caulonia, dove il mare stava, purtroppo, devastando la spiaggia nelle stesse ore (foto del mattino)…
29-11-2013 – Ancora tempo incerto al Sud, in attesa del forte peggioramento di domenica, che però potrebbe avere nutriti antipasti già sabato e forse stasera, venerdì. Già piove con buona intensità nello stretto, le ultime luci del giorno lo lasciavano presagire, intensi rovesci già in atto su Messina risalivano lo stretto al tramonto
La mattinata intanto era iniziata con gli abbondanti residui di un’altra spettacolare eruzione dell’Etna, solo cenere, cielo coperto e impossibilità di fotografare il vulcano.
Il tempo peggiorerà ancora al Sud, già domani pomeriggio potrebbero arrivare piogge intense nella Calabria meridionale, aggiorneremo la varie sezioni. Nel frattempo quanta neve in Appennino, dopo le intense precipitazioni dei gironi scorsi, spettacolare l’immagine dal satellite, le regioni centrali completamente innevate dal settore Adriatico.
————————————————
26-11-2013 – Giornata tempestosa su molte regioni del centrosud, la neve ha fatto la sua comparsa anche a quote molto basse, nello stretto nubi minacciose, da cui cadono rovesci di pioggia, grandine e neve a quote superiori i 700 m, regalano anche panorami splendidi, arcobaleno in lontananza da Cannitello…..
Ma l’aria è molto instabile, ecco le precipitazioni su Messina viste da Villa San Giovanni, con le “virga” filamentose caratteristiche delle nubi in ghiacciamento; al di sopra dei 700 m, come dicevamo, si tratta di neve, a quote inferiori è pioggia mista a grandine piccola…….
——————————————
25-11-2013 - Aggiungiamo questo magnifico scatto alla documentazione di quanto accaduto nello scorso week-end nelle regioni italiane; foto non perfetta, ma visione di una tromba marina perfettamente sviluppata, con spruzzi in vorticoso sollevamento lungo la costa di Praia a Mare, in Calabria, splendido documento dell’intensa fase di maltempo avvenuta nelle regioni meridionali. Foto inviata da Pietro Papaleo, da Lauria.
—————————
23-11-2013 - Giornata di forte maltempo nel Lazio, come previsto e annunciato e di neve oltre gli 800 m in Appennino. Inauguriamo la rubrica con la splendida foto inviata da Annalisa da Sora, i monti Ernici, sopra la piana, imbiancati di fresco, evviva le meteogroupies.
In serata, dopo una giornata di piogge incessanti su Roma (con abbondanti rovesci anche nel,a stessa serata), ecco il Tevere salire di livello e invadere la passeggiata sotto l’Isola Tiberina
Infine, la stessa giornata è stata caratterizzata dalla parossistica eruzione dell’Etna, generalmente caratterizzato da un magmatismo più fluido, ma che occasionalmente produce eruzioni “esplosive”. La grande colonna di ceneri ha probabilmente raggiunto la tropopausa, dove è stata presa in carico dalle correnti a getto, con deposizione di ceneri vulcaniche per tutta la provincia di Reggio Calabria, anche settore ionico; la foto inviata da Teresa Candido da Caulonia è molto indicativa a riguardo:
Per capire coma mai tali depositi abbiano interessato le località menzionate è utile guardare la carta odierna delle correnti a getto a 300 hPa (9000 m); a tale quota impetuosi flussi d’aria (appunto le correnti a getto) situate quasi al limite tra troposfera a stratosfera, nella giornata di ieri erano caratterizzate da direzione di moto da sudovest verso nordest, come evidenzia la figura di seguito:
Il “fiume giallo-arancione” in basso a destra nella figura indica proprio il “core” della corrente diretto dalla Sicilia verso la Calabria meridionale, ed ecco che la spiegazione è chiara ed evidente.
Ciao ciao