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SACCATURE ARTICHE DOPO META’ MESE POSSIBILI ANCHE IN UN CONTESTO DI VP CHIUSO, ECCO LE CARTE

Posted on 06/11/2015 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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ECH1-240 (1)

06-11-2015 - Salve a tutti, rapidissimo aggiornamento per dettagliare, in data odierna, alcuni aspetti generali descritti nel grande editoriale del giorno precedente. Ci sono timidi segnali di attività in Atlantico dopo metà mese, con possibili risvolti nel Mediterraneo. Per adesso però, non si notano particolari stravolgimenti nell’avanzare, piuttosto monotono, di questa stagione autunnale, ma una fase di allentamento delle maglie del Vortice Polare è possibile.

Per chiarire meglio tali aspetti risulta utile oggi analizzare il grafico dell’AO (Artic Oscillation, fig.1).

fig.1

ao.sprd2

Dalla visione del grafico balza subito all’occhio la poderosa pulsazione verso l’alto dell’AO, fino al valore di +5 (notevolissimo) previsto per i prossimi giorni, ben visualizzato da questa carta del modello europeo (fig.2).

fig.2

ECH1-96

 

 

In tale fase sarà predominante il bel tempo e le temperature miti nel Mediterraneo.

Successivamente, è ben visibile, altresì, un brusco abbassamento dell’indice AO di ritorno su valori quasi neutri e intorno +1. Tale dinamica non avviene però in corrispondenza di uno stravolgimento dell’assetto barico del VP, quanto di un suo sbilanciamento, con un peculiare alleggerimento dei geopotenziali a sud della Groenlandia, settore attualmente soggetto a ripetuti split del VP stesso (fig.3).

fig.3

 

ECH1-240 (1)

 

La fig.3, riferita al modello europeo, evidenzia bene come eventuali colate fredde dall’Artico possano essere possibili dopo la metà del mese, senza invocare un deciso cambio di rotta nell’assetto del Vortice polare a scala emisferica.

Questa mattina anche il modello americano propone un’evoluzione simile nel lungo termine, con una colata gelida nel nord Europa, parzialmente frenata però, nella sua discesa verso il Mediterraneo, dalla notevole compattezza del VP (fig.4).

fig.4

gfsnh-0-372

 

 

Insomma, come spesso è accaduto all’inizio della stagione fredda in quest’ultimi anni, il Vortice Polare tende a chiudersi su se stesso, “accentrando” il freddo nelle regioni polari e concedendo poco a latitudini inferiori. Anche in tale contesto però, permane la possibilità dell’arrivo di saccature artiche anche piuttosto incisive, in attesa di uno sblocco più consistente del serbatoio freddo.

 

Ciao ciao

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