09-12-2014 - Salve a tutti; appuntamento serale con il lungo termine si fa sempre più avvincente. Ieri sera, nel concludere il precedente editoriale, si era affermato come il quadro teleconnettivo presente a scala emisferica lasciasse comunque presupporre, nonostante non ve ne fossero evidenti segnali, che un inversione di tendenza fosse possibili entro la fine di Dicembre. Dopo molti giorni, oggi, negli ultimi due run, il modello americano lascia intravedere i primi, timidi segnali di un cambiamento della circolazione generale nel Mediterraneo nel lungo termine.
Andiamo per gradi; intorno la fine della seconda decade (carta del 19 Dicembre), l’anticiclone euroasiatico, proprio come affermato ieri, inizia a esercitare più seriamente la sua funzione di blocco all’avanzamento del getto polare nel continente asiatico, deformando la struttura del VPT, ancora molto robusta. L’unica strada che possono prendere le perturbazioni Atlantiche, in tale contesto, è proprio quella del Mediterraneo centrale quindi (fig.1).
fig.1
Saccatura Artica abbastanza incisiva quella mostrata dal modello americano. A seguire, tale azione di disturbo si amplifica anzichè indebolirsi e riesce ad isolarsi un nocciolo gelido (in quota) nell’Europa orientale, con i due anticicloni, euroasiatico e azzorriano, a tentare la chiusura dell’alimetazione Atlantica (fig.2)
fig.2
Si tratta di movimenti di fondamentale importanza per l’innesco di afflussi di aria fredda, veramente fredda, di origine continetale alle nostre latitudini; le dinamiche mostrate sono ancora in embrione, potrebbero generare al massimo un abbassamento delle temperature nel suolo italiano, ma senza nessun fenomeno di particolare rilievo. Al momento sono però importanti perchè confermano le assunzioni formulate in altri editoriali e andranno pertanto monitorate.
Nell’ultimo pannello, infine, di entrambe le emissioni (06 e 12 UTC) il VPT è visto ancora abbastanza compatto, sebbene più debole, ma è visibile un moderato afflusso freddo dai quadranti nordorientali sull’Italia. Nulla di particolarmente significativo, ma il cambio di circolazione appare ora maggiormente possibile (fig.3).
fig.3
Approfondiremo l’argomento nella giornata di domani qualora vi fossero conferme in merito, al prossimo aggiornamenti
Ciao ciao