24-04-2019 - Salve a tutti, nuovo editoriale mirato a commentare la rinnovata di instabilità che sta caratterizzando questo periodo primaverile. Diciamo subito che si tratta di una fase assolutamente normale per il periodo, che non è nuovo all’arrivo di prolungate fasi piovose nelle regioni settentrionali, in particolare in quelle prealpine, dove generalmente si raggiungono i picchi precipitativi annuali proprio tra Aprile e Maggio.
Cosa sta accadendo quindi??
Ebbene, una profonda saccatura atlantica ha trovato spazio a ovest delle regioni italiane, bloccata più a nord e a est da un potente nucleo altopressorio. La conseguenza diretta di tale assetto è l’esposizione costante delle nostre regioni al ramo ascendente della saccatura stessa con correnti meridionali caldo-umide che colpiscono in particolare il nord Italia e i settori più occidentali della penisola
fig.1
I fenomeni non si sono fatti attendere e dopo le piogge diffuse anche nelle regioni centrali tra lunedì e martedì, temporali si stanno abbattendo nelle regioni prealpine, dal Piemonte al trentino, passando per tutta la fascia prealpina lombarda, come del resto previsto dalla carta ESTOFEX, per la previsione dei forti temporali, che indica addirittura un livello 2 per il settore alpino e prealpino della Lombardia.
fig.2
Quale sarà l’evoluzione di un tale assetto barico??
Ebbene, nell’immediato, la saccatura continuerà ad arretrare leggermente verso ovest, relegando i fenomeni all’estremo nord ovest, ma sarà una fase temporanea.
A partire da venerdì infatti, dalla saccatura menzionata andrà a sganciarsi un nucleo perturbato, una goccia fredda che si dirigerà verso le nostre regioni centrosettentrionali, apportando un nuovo peggioramento a iniziare da ovest.
fig.3
Il passaggio ora descritto segnerà un cambio di circolazione abbastanza netto per il Mediterraneo centrale, dove a correnti meridionali molto miti si andranno a sostituire altre più fresche inizialmente occidentali, poi più spiccatamente settentrionali.
fig.4
C’è ancora molta incertezza in merito al tempo previsto per i primi di Maggio, ma da più emissioni dei principali modelli viene formulata l’ipotesi di un aggancio da parte della goccia fredda indicata in figura 3 con una nuova saccatura, molto più meridiana e a carattere freddo, proveniente direttamente dall’Artico.
fig,4
Si tratta di un’ipotesi che ha bisogno di molte conferme, ma che se verificata andrebbe a prolungare l’attuale periodo d’instabilità, con annesso un deciso abbassamento delle temperature, rendendo la primavera in corso estremamente vivace e fresca.
fig.5
Ciao ciao