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  • PREVISIONI DI WARMING SEMPRE IMPONENTI AI PIANI STATOSFERICI. LE CONSEGUENZE POSSIBILI PER L’INVERNO IN CORSO E L’ATTUALE EVOLUZIONE MODELLI

PREVISIONI DI WARMING SEMPRE IMPONENTI AI PIANI STATOSFERICI. LE CONSEGUENZE POSSIBILI PER L’INVERNO IN CORSO E L’ATTUALE EVOLUZIONE MODELLI

Posted on 19/01/2016 by meteogeo in L'EDITORIALE
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gfsnh-10-336 (1)

19-01-2016 - Salve a tutti, rapido aggiornamento serale, mirato a definire quanto osservato nei modelli odierni. In troposfera, sembra probabile un ritorno una fase anticiclonica la cui dinamica non è ancora chiara però, in quanto il fianco orientale della rimonta altopressoria appare esposto al ritorno di correnti fredde da nordest, viste però a fasi alterne nelle previsioni (fig.1).

fig.1

gfsnh-0-216 (1)

 

 

 

Tali incertezze nei modelli sono ben riassunte nel grafico AO, che vede la presenza di una forbice molto ampia nella  terza decade (fig.2).

fig.2

 

ao.sprd2 (9)

 

Ma molto più interessante per il futuro del’inverno appare quanto previsto in stratosfera nel lungo termine; un imponente warming è previsto infatti partire a circa 30 km di quota partire, da più emissioni del modello americano, nell’area siberiana (fig.3).

fig.3

 

gfsnh-10-336 (1)

 

Tale warming, in pochi giorni, sembra avere la capacità di generare la completa traslazione del “core” de VPS dalla sua collocazione naturale (displacement, fig.4).

fig.4

NH_HGT_10mb_384 (6)

 

A questo punto, vanno condotte alcune opportune considerazioni in merito a quanto è previsto accadere:

1) Il warming è i tipo SSW (Sudden Stratospheric Warming), in quanto l’aumento della temperatura nell’area interessata alla quota di 10 hPs è superiore a 30° C nell’arco d pochi giorni.

2) La dinamica del warming sembra essere, al momento, di tipo displacement, ovvero caratterizzata dalla completa dislocazione, omogenea, del VPS, senza la divisione in più lobi (split)

3) La previsione è molto lontana

Per tali motivi, ancora le conseguenze di un simile evento saranno tutte da definire (da verificare quindi la possibile propagazione alle quote inferiori). In ogni caso, si tratterebbe di un evento di notevole potenza, sia per l’intensità, sia per la capacità di convergere al polo andando a indebolire il VPS nel suo settore centrale.

Di tale dinamica, inoltre, se ne vede traccia anche nella bassa stratosfera, con l’abbozzo della spinta aleutinica e, di pari passo, anche un accenno di bilobazione, con analoga spinta in Atlantico (wave 1 e 2).

NH_HGT_100mb_384

 

 

Insomma, l’inverno ha ancora molte carte da giocare e noi lo seguiremo passo passo.

Ciao ciao

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