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PRENDE CORPO L’IPOTESI DI UNA COLATA GELIDA DALLA RUSSIA PER FINE ANNO, ANCHE SOLO IN TERMINI DI PARENTESI FREDDA

Posted on 17/12/2015 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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Rtavn3721

17-12-2015 - Salve a tutti, rapidissimo aggiornamento pomeridiano, in attesa di un più corposo editoriale serale………………..

Molto interessante la tendenza che si va palesando nel lungo termine del modello americano, in merito all’arrivo di un corposo nocciolo gelido dal bassopiano russo a fine anno. Sembra, in effetti, un’ipotesi poco credibile, alla luce dell’assetto generale che presenta, a scala emisferica, il Vortice Polare con la conseguente robusta presenza di cinture altopressorie alle medie latitudini, in particolare nel continente europeo.

Tuttavia, vi sono, in effetti, alcune evoluzioni fredde che sono compatibili con un assetto ultracompatto del VPT; quella presente nell’ultima emissione del modello americano è una di queste, ecco i passaggi.

Già intorno il giorno 29 l’anticiclone ibrido nell’Europa occidentale parte con una spinta poderosa verso nord, con una prima colata fredda lungo il bordo orientale, marginale e limitata, che però va ad interessare tutte le nostre regioni centromeridionali (fig.1).

fig.1

 

Rtavn3001 (2)

 

La tendenza palesata si va ancora più decisa intorno il periodo di Capodanno, con una pulsazione molto più potente verso nordest dell’anticiclone, che riesce addirittura a formare un ponte altopressorio con una cellula continentale uralica, con un massimo di ben 1060 hPa nel bassopiano russo-siberiano (fig.2).

fig.2

gfsnh-0-384 (7)

Ne deriva la genesi del moto retrogrado di un intenso nocciolo gelido, diretto dalle pianure ucraine verso i Balcani e, forse , verso l’Italia. Come si vede dalla fig.2, il nocciolo gelido non risulta più alimentato da altri impulsi freddi, in quanto il VPT è troppo compatto (assetto residuo in prima armonica), ma il lascito  freddo risulterebbe assolutamente sufficiente ad apportare un’ondata di gelo piuttosto cruda nelle nostre regioni, sebbene temporanea, con valori di partenza di -40° C a 500 hPa (5500 m) e ben -16° C a 850 hPa (1400 m).

fig.3

Rtavn3721

 

Una carta per sognare insomma che, sebbene possa essere considerata estrema (non dagli spaghetti però), evidenzia  la concreta possibilità dell’avvento a fine anno di un’irruzione fredda anche di notevole intensità dai quadranti orientali, seppur inserita in un contesto che vede un assetto molto compatto del VPT e un probabile ritorno a condizioni anticicloniche i primi giorni del 2016. Intanto però, godiamoci l’eventuali parentesi gelida.

Ciao ciao

 

Ciao ciao

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