17-06-2017 - Salve a tutti, editoriale di aggiornamento di un’estate che è ormai iniziata a pieno regime, nonostante sia ancora la metà di Giugno. Si tratta i un copione alquanto frequente negli ultimi decenni ormai, ma particolarmente marcato nel terzo millennio.
Vediamo oggi di comprendere cosa stia accadendo nelle regioni mediterranee e quale potrebbe essere l’evoluzione futura nel mese di Giugno.
Anche oggi giornata molto calda lungo a penisola, ma con alcune differenza rispetto a quanto accaduto ieri, venerdì (fig.1).
fig.1
Dalla fig.1 emerge chiaramente come le regioni italiane siano, ancora una volta, divise in due dal punto di vista termo barico.
A est è presente un afflusso fresco, già in atto, proveniente dai Balcani che ha già generato temporali in Appennino, tra Lazio meridionale, Campania, Basilicata e Calabria, mentre a ovest la grande campana anticiclonica domina incontrastata l’evoluzione meteorologica dell’Europa occidentale, apportando temperature notevolmente sopra la media tra penisola iberica e Francia (proprio mentre si scrive la città di Cordoba, nella Spagna meridionale, ha superato i 43° C !!!).
Quale potrebbe essere quindi l’evoluzione degli assetti barici nel continente europeo alla luce delle dinamiche descritte??
Partiamo innanzitutto dalle nostre regioni; l’afflusso freddo in Adriatico raggiungerà la massima penetrazione entro la mattinata di Domenica, con valori a 850 hPa (1500 m) piuttosto freschi per la stagione (fino a +7° C), tali da rendere la giornata piuttosto piacevole dal punto di vista climatico su tutte le regioni più orientali della penisola, dalla Romagna fino alla Calabria ionica (fig.2).
fig.2
Procedendo verso occidente, il gradiente termico in quota sarà abbastanza accentuato e, pertanto, gli effetti dell’afflusso fresco in Adriatico saranno attenuati; tuttavia, nella giornata di Domenica, la differenza con la situazione attuale sarà tangibile anche nelle regioni tirreniche e al nord, con una maggiore ventilazione e minore tasso di umidità relativa (tali dinamiche nella giornata odierna hanno fatto aumentare le temperature al nord ovest per effetto dei venti di caduta dalle Alpi e dall’Appennino, con ben 35° C registrati a Genova).
Quanto durerà la fase descritta??
In effetti non molto; già da lunedì infatti, le temperature tenderanno ad aumentare a partire da occidente, di nuovo.
Come mai una simile reiterazione delle dinamiche meteorologiche nel Mediterraneo??
Ebbene, allo stato attuale sono presenti alcune distinte figure bariche che segnano il tempo nel comparto europeo, come illustrato in fig.3.
fig.3
Partendo da occidente, sono visibili quattro distinte figure bariche:
1) Anticiclone delle Azzorre
2) Cavo d’onda (depressione) proprio sulle Azzorre
3) Promontorio caldo africano nel Mediterraneo occidentale
4) Cavo d’onda nei Balcani e Mar Nero
In buona sostanza, partendo da tali figure, il costante affondo del getto polare (o di porzioni minoritarie) nell’Area atlantica tra Azzorre e Portogallo facilità continuamente le risalite di aria calda africana tra penisola iberica e Francia. Le ondulazioni del getto mostrate in fig.3, per le dinamiche naturali a scala emisferica (legata a loro volta alla rotazione della Terra) tendono a traslare verso est, ed ecco che la partenza dell’onda calda spagnola, presente ora in quelle regioni, ha come inevitabile prosecuzione l’area del Mediterraneo centrale, dove nella settimana entrate giungere l’ennesimo afflusso caldo africano (in temporanea attenuazione nelle prossime 48 h (fig.4).
fig.4
La fig.4 si riferisce alla giornata di sabato prossimo quando, gradualmente, la nuova onda africana si andrà ad attestare proprio nelle nostre regioni, andando a chiudere, probabilmente, un altro periodo con temperature sopra media.
Ci sono cambiamenti in vista rispetto alle dinamiche descritte??
In effetti, nel lungo termine entrambi i principali modelli evidenziano la possibilità di un reale cambiamento negli assetti barici ora presenti; tale cambiamento è rappresentato da una ulteriore traslazione verso est delle principali figure bariche descritte. Entro la fine del mese infatti, il cavo d’onda visualizzato in Atlantico in fig.4, potrebbe entrare direttamente nel Mediterraneo, parzialmente attenuato a margine del flusso atlantico principale.
fig.4
Ecco quindi ricomparire l’anticiclone delle Azzorre nella sua sede naturale e il flusso atlantico interessare anche le nostre regioni, nelle modalità però tipiche della stagione estiva, con impulsi intermittenti, indeboliti dalla cintura altopressoria subtropicale (fig.5)
fig.5
Insomma, il trend attuale sembra possa subire un graduale ma inesorabile inversione di tendenza, con affermazione dell’anticiclone delle Azzorre nel vicino Atlantico e l’arrivo, occasionale, di impulsi atlantici intermittenti el Mediterraneo entro la fine del mese.
Maggiori dettagli nel prossimo aggiornamento.
Ciao ciao