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NUOVE SCOSSE NELL’AREA DI NORCIA E SETTORI SETTENTRIONALI DELLA SEQUENZA: AGGIORNAMENTO EVOLUZIONE ATTIVITA’ SISMICA

Posted on 16/10/2016 by Ilario Larosa in Geologia
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aggiornamento-terremoto

15-10-2016 - Salve a tutti; dopo molti giorni ecco un nuovo rapido aggiornamento in merito alla sequenza sismica dell’Italia centrale, in virtù dell’attivarsi di nuove scosse di magnitudo relativamente rilevante, in particolare in seguito all’evento di magnitudo locale Ml = 4,1, delle 09:28 di questo mattino (16-10-2016), nei pressi della piana di Norcia (località Forche Canapine).

In fig.1 sono riportate le principali scosse registrate nelle ultime 72 h nell’area centrale e settentrionale del sisma, nel settore a nordovest dell’abitato di Accumoli (fig.1).

fig.1

aggiornamento-terremoto

 

Con la definizione di “principali scosse” si intendono tutte le quelle di magnitudo >3, in quanto le altre, è bene ribadirlo, non hanno alcuna valenza ai fini dell’interpretazione della sequenza, in quanto rappresentano il normale decorso post sismico (foreshocks) e, generalmente, non vengono affatto avvertite dalla popolazione.

Anche le tre scosse citate in fig.1 possono essere considerate “normale attività” della sequenza, ma tuttavia alcune considerazioni possono essere formulate, anche alla luce della comprensibile preoccupazione che gli abitanti del luogo nei confronti di tali eventi.

La scossa più forte (Ml =4,1) è collocata lungo il piano di rottura principale, segnalato con la linea tratteggiata rossa che, è bene ribadirlo, rappresenta una stilizzazione della proiezione superficiale del piano (l’emergenza sul terreno è stata rilevata, com’è noto, più a est, lungo le pendici del monte Vettore); ecco il piano principale di rottura con la relativa entità dei movimenti così come ricostruito dall’INGV (fig.2).

fig.2

 

piano-di-faglia-che-ha-generato-il-terremoto-di-amatrice

 

Come si vede dalla fig.2, la scossa più forte ha riattivato proprio il settore dove già in occasione della scossa principale erano stati registrati i movimenti di maggior rilevanza del piano di faglia e può essere, pertanto, considerata a tutti gli effetti un “assestamento” (foreshocks) del piano stesso.

In merito alle altre due scosse, dal punto di vista qualitativo sono interessanti in quanto evidenziano una tendenza, già emersa in altre occasioni, della sequenza sismica a espandersi verso nordovest, andando a interessare lineamenti tettonici al momento ancora non coinvolti dal sisma, nell’area compresa tra Norcia e la Valnerina. Va precisato però, che la magnitudo è ancora molto bassa e, in tal senso, il fatto che siano presenti scosse nell’area menzionata non comporta una necessaria attivazione di nuovi segmenti di faglia adiacenti a quello già attivato in precedenza. Come accennato infatti, il decorso della sequenza sismica continua a essere “canonico” con una diminuzione secondo un trend “asintotico” del numero di scosse e della loro magnitudo, con qualche breve eccezione, come quella registrata stamattina ad esempio (fig.3).

fig.3

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Il grafico in fig.3, tratto dagli aggiornamenti quotidiani forniti della Tellus Project – IARESP association, evidenziano una diminuzione costante degli eventi a partire dal giorno della scossa principale, sebbene negli ultimi 15 giorni siano aumentati nel complesso gli eventi con magnitudo >3, come peraltro era già avvenuto nei 53 giorni che ci separano dal 24 Agosto (fig.4).

fig.4

 

14721573_10211558041053580_6607046159849407309_n

 

Nel complesso quindi, la sequenza sismica continua a presentare un decorso “normale”; le uniche annotazioni che si possono fare sono mirate a un controllo della localizzazione dell nuove scosse, per evidenziare se la sequenza stesa possa andare a interessare settori nuovi della dorsale appenninica non ancora raggiunti da eventi di rilievo.

Ciao ciao

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