17-09-2017 – Salve a tutti; primo impulso perturbato ormai transitato nelle regioni italiane, nell’ambito dell’ampia circolazione depressionaria che si è ormai impadronita di tutta l’Europa centrale e parte del Mediterraneo, ma già una seconda perturbaizone è pronta ad approcciare le regioni occidentali italiane (fig.1).
fig.1
Dalla fig.1 si evince la complessa distribuzione delle figure bariche nel comparto europeo e atlantico, che nel complesso risulta favorevole all’ingresso di impulsi perturbati e minimi depressionari nel Mediterraneo, con un anticiclone del blocco collocato nel nord Atlantico e un intenso nocciolo freddo nell’Europa centrale.
Dall’animazione satellitare è ben visibile il moto globalmente antiorario delle masse nuvolose, che nel Mediterraneo presentano però una componente occidentale dominante, secondo una tipica connotazione atlantica (fig.2).
fig.2
Pertanto, sebbene nel nord Europa prevalgano correnti antizonali dall’Artico russo, richiamate dalla saccatura artica centrata sui Pesi Bassi, a latitudini mediterranee il tempo nelle prossime 48 h sarà dominato dal classico ingresso di impulsi perturbati di stampo atlantico.
In particolare, già nella giornata di domani, lunedì, nelle regioni più occidentali italiane sarà già attiva la nuvolosità correlata alla perturbazione segnalata con il n.2 in fig.1, le cui propaggini attiveranno piogge e rovesci che, tra il levante ligure e l’alta Toscana (Versilia e Garfagnana) potranno risultare di forte intensità nel pomeriggio (fig.3).
fig.3
A seguire, la saccatura assumerà una componente maggiormente meridiana proprio con asse sull’Italia, dove affluirà, tra martedì e mercoledì aria piuttosto fredda per il periodo di estrazione artica (fig.4).
fig.4
Tutto il passaggio sarà accompagnato da notevole instabilità in spostamento dal Tirreno verso l’Adriatico tra martedì e giovedì, con rovesci diffusi localmente intensi a spasso per la penisola (fig.4).
fig.4
Le temperature, in tale contesto, diminuiranno in maniera considerevole soprattutto al centrosud, dove finora si erano mantenute abbastanza elevate (soprattutto nell’estremo sud) grazie all’afflusso freddo artico menzionato in precedenza (fig.5).
fig.5
In tale contesto, non sono escludere rovesci nevosi lungo le cime appenniniche al di sopra dei 1800-2000 m tra mercoledì e giovedì (!!)
La fase descritta porterà quindi le temperature considerevolmente sotto media praticamente in tutte le regioni italiane per 2-3 giorni e sarà seguita da una risalita termica che però non dovrebbe superare la media del periodo, a sottolineare la presenza di un periodo fresco come non se ne vedevano da tempo nel territorio italiano, come testimoniato dalla classica carta delle anomalie termiche a 850 hPa prevista per la giornata di mercoledì (fig.5)
fig.6
Tale aspetto è confermato dalla tendenza, evidenziata dai modelli, alla genesi di strutture depressionarie nel Mediterraneo nel lungo periodo, favorite dallo spazio concesso in Artico all’affermazione di figure alto pressorie nel settore europeo (fig.6).
fig.6
Aggiorneremo in merito, ma per adesso Settembre si conferma fresco e instabile, a tratti perturbato nelle regioni italiane.
Caiao ciao