10-06-2015 - Salve a tutti, eccoci di nuovo ad affrontare l’analisi dell’evoluzione meteorologica del lungo termine, proprio mentre l’estate si va affermando e il Vortice Polare sta per raggiungere la minima estensione nell’emisfero boreale. Intanto, forte instabilità oggi al centrosud, descritta nel dettaglio nell’editoriale del mattino, a cui si rimanda. Nei prossimi giorni il tempo andrà però migliorando su tutte le regioni a iniziare dal centronord, specialmente versante tirrenico. Ma il cuneo altopressorio di matrice azzorriana, responsabile del miglioramento generalizzato dei prossimi giorni, non riuscirà ad affermarsi completamente, risultando più debole sul fianco orientale, insidiato da una saccatura proveniente addirittura dall’Artico (fig.1).
fig.1
Ovviamente, la penetrazione delle saccature artiche in questo periodo, di maggior soleggiamento in assoluto alle alte latitudini, non può essere paragonabile a quella del semestre freddo. Pertanto, il disturbo operato dalla circolazione depressionaria presente oltralpe si “limiterà” a una diffusa instabilità, presente soprattutto nel versante adriatico e in Appennino che, tuttavia, riuscirà a guastare probabilmente il week-end a molti vacanzieri delle località marine e montane appenniniche (meno quelle alpine), con temporali diffusi, soprattutto pomeridiani, localmente anche forti e grandinigeni (fig.2).
fig.2
Nella fig.2 è stata inserita un’analisi speditiva dell’assetto barico nel continente europeo alla quota delle correnti a getto (9000 m circa), come spesso viene proposto in questa sede. Tale tipologia di analisi è motivata dal fatto che le previsioni nel medio e lungo termine nell’alta troposfera presentano un’affidabilità maggiore rispetto ai piani inferiori, via via influenzati dall’interferenza con l’orografia terrestre.
L’instabilità nelle regioni adriatiche si attenuerà comunque gradualmente, con la saccatura artica che recederà lentamente verso nord, consentendo il ripristino su tutte le regioni di condizioni prettamente estive nella terza decade di Giugno (fig.3).
fig.3
Ecco quindi giungere, secondo il modello americano, la classica estate azzorriana per qualche giorno, con un espansione lungo i paralleli dell’anticiclone omonimo, soprattutto al suolo, con caldo nella norma (senza gli eccessi in un senso o nell’altro paventati da articoli allarmistici, fig.4).
fig.4
Da sottolineare, dalla visione delle carte emisferiche, come con la fine del mese di Giugno il Vortice Polare si avvicinerà alla fase di minima potenza (generalmente coincidente con la prima parte di Luglio). Secondo alcune emissioni del modello americano, proprio per la fine del mese di Giugno e inizio Luglio potrebbe riaffacciarsi nel Mediterraneo un promontorio altopressorio di matrice africana generato, come spesso è accaduto in questi ultimi anni a inizio estate, dall’affondo di una saccatura atlantica a ovest della Spagna, con conseguente richiamo caldo a tutte le quote dal Sahara occidentale nel Mediterraneo (fig.6).
fig.6
Questo tipo di dinamica potrebbe generare l’affermazione di un promontorio africano ben strutturato a tutte le quote per alcuni giorni, più stabile rispetto alle ondate transitorie avvenute nelle ultime settimane, con una evoluzione lenta a cambiare (fig.7).
fig.7
L’emissione successiva smentisce però tale ipotesi, proponendo il prolungamento della classica estate azzorriana, più mite nei valori termici (fig.8).
fig.8
Anche gli spaghetti propendono per l’assestamento dei valori termici attorno ai valori medi, sebbene con trend in salita, com’è normale che sia in questo periodo (fig.9).
fig.9
Insomma, mentre si rincorrono le solite voci su estati governate da caldo insopportabile o piogge senza sosta, dall’analisi dei modelli disponibili in rete sembrerebbe più probabile una terza ipotesi: un inizio estate “normale”, con alternanze di periodi caldi e soleggiati, anche sopramedia, con passaggi perturbati freschi e temporaleschi, ma transitori.
Ciao ciao