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NEVE SU ROMA E NAPOLI MARTEDI': ISTRUZIONI PER L’USO, LE REALI POSSIBILITA’ D’EVENTO, MA NEVICHERA’ NEL RESTO DEL SUD DI NUOVO

Posted on 18/01/2016 by Ilario Larosa in Flash tempo reale, analisi e commenti evoluzione in atto
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18-7IT

18-01-2016 - Salve a tutti; irruzione artica che ha tenuto fede alle aspettative. Questa mattina larghi tratti del litorale adriatico tra Abruzzo e Molise risultavano innevati, con accumuli che in alcuni casi, come l’area di Vasto ad esempio, hanno raggiunto i 30 cm. Non male davvero per la prima vera irruzione fredda della stagione. Molto maggiori, ovviamente, gli accumuli nelle aree interne appenniniche esposte, si va oltre il mezzo metro.

A partire dal pomeriggio l’ondata di gelo (o freddo, chiamatela come volete), si andrà attenuando in Adriatico, ma da ovest sta già sopraggiungendo una perturbazione in procinto di approcciare le coste della Sardegna e avanzare in nottata nel Tirreno (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (1)

A tale perturbazione sono legate le speranze del verificarsi di fenomenologie precipitative nel settore tirrenico e, in particolare, di nevicate a quote basse o addirittura pianura nelle regioni centromeridionali tirreniche, come Lazio e Campania, a causa della interazione tra l’aria fredda preesistente, affluita nelle ultime 48 h nella penisola italiana, e quella umida e carica di nubi proveniente dall’Atlantico con la perturbazione descritta.

Per capire cosa potrebbe succedere occorre considerare alcuni fattori che possono guidare la stesura della nostra previsione:

1) Dov’è diretta la perturbazione??

Senza osservare subito il dettaglio delle carte tematiche per l’Italia, diamo un’occhiata la percorso delle correnti a getto nel settore europeo. Questo perchè sono proprio le correnti a getto a guidare il percorso delle perturbazioni, sebbene la maggior parte delle nubi e delle fenomenologie connesse si sviluppino ai piani inferiori (fig.1).

fig.1

Rtavn2415 (1)

Ebbene, il “core” del Jet stream è visto passare nel Tirreno meridionale, lungo una traiettoria che dalla Sardegna (dove sta transitando attualmente) si dovrebbe portare, nel pomeriggio di domani, martedì, nelle regioni meridionali, passando sui cieli di Calabria (tutta) Sicilia e parte della Basilicata e Campania.

A questo punto, è lecito porsi la seconda domanda, ovvero:

2) Dove si localizzeranno le principali fenomenologie??

In effetti praticamente tutti i modelli di dettaglio (LA.M.), vedono la perturbazione e le relative precipitazioni “sfilare” nel Tirreno dalla Sardegna verso le coste campane, calabresi e lucane, sfiorando quelle laziali, senza interessare, se non marginalmente (i dati attuali dicono questo) buona parte del Lazio, tra cui la provincia di Roma, che però potrebbe vedere brevi precipitazioni in mattinata (fig.2).

fig.2

hrrr

Il punto interrogativo nella previsione della neve per il Lazio e parte della Campania è causato proprio da tale previsione di movimento; sembra quindi che la maggior parte delle precipitazioni sia “costretta” a dirigersi nella Campania, in particolare salernitano, nella Calabria, Sicilia settentrionale e quasi tutta la Basilicata, in particolare i settori centromeridionali ma, in effetti, gli aggiornamenti cambiano di continuo, sebbene le linee guida per la previsione sembra possano essere quelle finora descritte; ad ogni modo, per avere altri dettagli, ecco la terza domanda.

3) Quale potrebbe essere la quota neve prevista??

Nelle prime ore del mattino di domani, come accennato, sembra possa essere presente un buon connubio tra precipitazioni e termiche presenti nei bassi strati nel Tirreno e in particolare lungo le coste laziali campane e, in parte, calabresi, ecco l’ultima previsione del modello americano, appena emessa in pubblico (fig.4).

fig.4

18-7IT

 

 

Come si vede dalla fig.4, nell’ultima emissione del modello americano il minimo è leggermente spostato a nord (comunque baroclino rispetto a quello al suolo) e la previsione di complica. La neve quindi, o almeno qualche fiocco, potrebbe fare la sua comparsa nelle prime ore del mattino persino sulla capitale e su Napoli, ma difficile che la precipitazioni possa persistere (Roma) o che possa continuare a essere solida (Napoli). 

A ogni modo, non lo si dice per lasciare con il fiato sospeso, si è veramente in bilico per le due grandi città menzionate, mentre per località come il saleritano, cosentino, settori interni della Basilicata, forse Irpinia e Sannio, la neve potrebbe nuovamente fare la sua comparsa a quote bassissime o nelle pianure interne dei settori menzionati. Tutti alla finestra quindi, la speranza di vedere fioccare anche su Roma e Napoli domani mattina, martedì,  c’è ed è reale, ma senza farci troppe illusioni, è l’ora del nowcasting adesso.

Ciao ciao

 

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