20-12-2021 - Salve a tutti, doveroso editoriale a valle di una serie di emissioni dei modelli a volte altalenanti, che forniscono ormai un quadro chiaro per i giorni di Natale, ma che ancora è molto dubbia per il periodo successivo.
Cosa sta accadendo, come sta andando l’inverno i corso??
Ebbene, nonostante lo scetticismo e il mugugno di molti appassionati, la stagione in corso è molto dinamica e ha già avuto 2-3 episodi con neve a bassa quota anche nelle regioni centrali.
Guardiamo ora la carta emisferica prevista per la Vigilia di Natale.
fig.1
Si vede bene come il Vortice Polare sia attaccato da molti punti lungo la estensione ai bordi. Le due onde aleutinica e uralica (wave 1 e 3) spingono bene verso l’Artico, ma in corrispondenza della nostra porzione di emisfero la radice dell’onda azzorriana è scomparsa, c’è una cellula altopressoria relitta sulla Groenlandia, ma più a sud l’Atlantico ha via libera per giungere nel Mediterraneo, con correnti miti sudoccidentali.
fig.2
Natale si prefigura quindi con temperature superiori alla norma su gran parte delle regioni italiane ma con un peggioramento sempre più incisivo nelle regioni settentrionali, in particolare al nord ovest, dove potrebbe anche nevicare a bassa quota nelle fasi iniziali nelle pianure piemontesi.
Tempo nuvoloso al centro, non uggioso in virtù di una verta ventilazione sud occidentale. Caldo e poco nuvoloso al sud.
Vacanze su questa falsariga quindi?? Per fornire un tentativo di risposta, non certezze chiariamo, guardiamo l’intenso lobo gelido presente sulla Scandinavia in fig.2
Tale struttura collegata direttamente al lobo siberiano, potrebbe rappresentare l’ago della bilancia della seconda parte delle vacanze natalizie. In funzione infatti di come potrebbe interagire con i nuclei perturbati atlantici si potrebbe passare da una primavera anticipata, ma un po’ umida al gelo continentale.
Un esempio di tale evoluzione lo abbiamo avuto nell’emissione del mattino del modello americano, dove una perturbazione atlantica agganciava la massa gelida stazionante sulla Scandinavia e ci faceva piombare nell’inverno più crudo.
fig.3
Incredibile la previsione del modello americano per le neve prevista al suolo, praticamente fino all’area romana !!!!
fig.4
Si tratta di una previsione già smentita dalle emissioni serali, ma sicuramente indicativa delle potenzialità dell’attuale assetto.
A riprova di quanto detto, gli spaghetti per la città di Roma si aprono a ventaglio dopo il 28, dimostrando la grande incertezza ma soprattutto ve ne sono molti che puntano in basso, verso il gelo a inizio del nuovo anno.
Insomma, la stagione è pienamente aperta, siamo agli inizi e sembra che per il momento sia presente una grande dinamicità atmosferica, io continuerò a seguire tutte le evoluzioni, c’è molto in ballo per le prossime settimane.
Ciao ciao