06-11-2019 - Salve a tutti, nuovo editoriale, sempre più emozionante, in quanto finalizzato a commentare carte davvero peculiari, indicative praticamente di un’ondata di maltempo nel Mediterraneo centrale di cui non si vede il termine, caratterizzata da piogge frequenti, anche abbondanti e da una graduale diminuzione delle temperature, soprattutto al nord, dove le nevicate anche copiose non mancheranno su rilievi alpini e, in qualche caso, anche in collina.
Vediamo cosa sta succedendo; la prima figura è davvero indicativa dell’assetto barico attuale nel nostro settore di emisfero.
fig.1
Cerchiamo quindi di comprendere il significato della fig.1; le linee tratteggiate indicano il percorso, in sostanza del treno di perturbazioni atlantiche che vanno a formarsi, in uscita dal continente nord americano, tra Labrador e Groenlandia, rafforzandosi tramite i contrasti tra l’aria fredda polare e quella più calda subtropicale. Giunto a ovest dell’Italia, nel Mediterraneo occidentale, tale percorso (rappresentato dalla corrente a getto in quota) subisce una brusca virata ad angolo retto puntando verso nord est.
Per farla breve, proprio in tale frangente nel Mediterraneo, tutte le perturbazioni atlantiche prendono ancor più vigore, si caricano di calore e umidità e risalgono verso nordest, impattando sui rilievi delle regioni tirreniche e alpini, scaricando tutto il loro potenziale.
La dinamica descritta è la peggiore per avere maltempo nelle regioni italiane e, stando alle previsioni attuali delle carte, potrebbe durare almeno 10 giorni ininterrottamente, periodo nel quale una teoria di perturbazioni atlantiche, anche intense, attraverserà le regioni italiane.
Una volta spiegato il meccanismo alla base del maltempo nelle nostre regioni, le altre figure diventano semplici; la fig.2 illustra la prossima perturbazione, in arrivo tra giovedì e venerdì, con il suo carico di piogge e temporali, la carta è un po’ diversa, ma il meccanismo è sempre lo stesso.
fig.2
Si prosegue, il giorno 10 peggioramento simile, ma ancora più intenso del precedente.
fig.3
Ma resta tutto uguale??
NO peggiora ulteriormente !!! Attenzione infatti alla carta successiva, fig.4; nel nord Atlantico le figure bariche si sbilanciano ulteriormente, l’anticiclone delle Azzorre risale a ovest della Groenlandia rilasciando dal VP un enorme nucleo perturbato, molto profondo e freddo in quota (alle quote superiori le due cose generalmente coincidono). Nel frattempo in Italia giunge la terza forte perturbazione del periodo (giorno 13).
fig.4
Ma il lobo perturbato del VP, inquadrato in fig.3 può prendere una sola strada, guidato dalle correnti dominanti secondo lo schema illustrato in fig.1.
Ecco quindi che, a metà mese, giorno 15, un enorme massa perturbata si getta letteralmente nel Mediterraneo, generando un poderoso omega blocking rovesciato, ovvero una grande figura di bassa pressione circondata da due robuste alte pressioni più a nord che la bloccano nel suo moto.
fig.5
In parole povere la fig.5 significa per le nostre regioni MALTEMPO FORTE E DURATURO, con piogge estese, forti temporali, venti sostenuti meridionali e NEVE che al nord, con l’arrivo del nucleo gelido in quota, unito a temperature non troppo alte nei bassi strati, potrebbe raggiungere le quote collinari e risultare anche abbondante.
Insomma, per un appassionato di meteorologia un evento del genere è quasi emozionante ed è legato a una debolezza strutturale del VP alle quote troposferiche, che risulterebbe praticamente bilobato perfettamente in due, con alta pressione polare e nuclei gelidi in discesa verso latitudini inferiori.
fig.6
Restate collegati con gli aggiornamenti, c’è da vivere una fase meteorologica davvero emozionante, per chi la sa apprezzare.
fig.7
Ciao ciao