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  • Maggio è stato il più caldo di sempre della serie storica a livello globale

Maggio è stato il più caldo di sempre della serie storica a livello globale

Posted on 06/06/2024 by meteogeo in Approfondimenti meteo-climatici
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Buon pomeriggio a tutti e ben ritrovati con un nuovo approfondimento climatico. Nella giornata di ieri è uscito il bollettino mensile di Copernicus sullo stato del clima dell’ultimo mese primaverile che conferma un nuovo primato mensile del caldo su scala mondiale, completando così un intero anno meteorologico con ben 12 mesi consecutivi da primato. Ma ora lasciamo parlare i dati che sono quelli che contano nella scienza, le sensazioni personali e le considerazioni soggettive basate su quello che accade nel proprio orticello non hanno nessuna valenza scientifica.

Maggio 2024 è stato più caldo a livello globale rispetto a qualsiasi maggio precedente registrato nel record di dati, con una temperatura media dell’aria superficiale ERA5 di 15.91°C, 0.65°C al di sopra della media del periodo 1991-2020 per maggio e 0.19°C al di sopra del precedente massimo raggiunto nel maggio 2020. Questo è il dodicesimo mese consecutivo più caldo nel record di dati ERA5 per il rispettivo mese dell’anno. La temperatura media europea per maggio 2024 è stata di 0.88°C superiore alla media del periodo 1991-2020, rendendo il mese il terzo maggio più caldo mai registrato per il continente.

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Temperatura dell’aria superficiale media globale ed europea relative al periodo 1991-2020 per ciascun maggio dal 1979 al 2024. Fonte dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

Inoltre la temperatura media globale per maggio 2024 è stata di 1.52°C superiore alla media preindustriale del periodo 1850-1900, segnando l’undicesimo mese consecutivo (da luglio 2023) in cui la temperatura media globale ha raggiunto o superato gli 1.5°C rispetto ai livelli preindustriali.

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Anomalie mensili della temperatura globale dell’aria superficiale (°C) relative al periodo 1850-1900 da gennaio 1940 a maggio 2024, tracciate come serie temporali per tutti i periodi di 12 mesi che vanno da giugno a maggio dell’anno successivo. Gli ultimi 12 mesi (giugno 2023 – maggio 2024) sono mostrati con una linea rossa spessa mentre tutti gli altri anni con linee sottili sfumate a seconda del decennio, dal blu (anni ’40) al rosso mattone (anni ’20). Fonte dati: ERA5. Credito: C3S/ECMWF.

Riflettendo la successione di temperature mensili da record, la temperatura media globale degli ultimi 12 mesi (giugno 2023 – maggio 2024) è la più alta mai registrata, 0.75°C sopra la media del periodo 1991–2020 e 1.63°C sopra la media del periodo preindustriale 1850–1900, secondo i dati C3S.

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Anomalie medie di dodici mesi consecutivi della temperatura media globale dell’aria superficiale rispetto alla media preindustriale del periodo 1850-1900, sulla base di valori mensili da gennaio 1940 a maggio 2024. Fonte dati: ERA5. Credito: C3S/ECMWF.

Le temperature europee sono state ben al di sopra della media mensile del periodo 1991-2020 nelle regioni settentrionali, ma inferiori alla media in Russia e in alcune parti del sud-ovest e del sud-est del continente. Al di fuori dell’Europa, le temperature sono state molto al di sopra della media su gran parte del Canada settentrionale e orientale, nell’America centrale e in parti dell’Africa, dell’Asia e dell’Antartide. Al contrario, temperature inferiori alla media si sono verificate in Groenlandia, Russia occidentale, nord-ovest del Nord America, Sud America meridionale e parti dell’Antartide. Le temperature sono state inferiori alla media sul Pacifico equatoriale orientale, indicando lo sviluppo de La Niña, ma le temperature dell’aria sull’oceano sono rimaste a un livello insolitamente alto in molte regioni.

La temperatura media della superficie del mare (SST) per maggio 2024 su 60°S-60°N è stata di 20.93°C, il valore più alto mai registrato per il mese. Questo è il quattordicesimo mese consecutivo in cui la SST è stata la più calda nel record di dati ERA5 per il rispettivo mese dell’anno. L’ultimo evento di El Niño ha contribuito in modo importante alle elevate SST globali osservati nell’ultimo anno. Sebbene le SST nel Pacifico equatoriale orientale siano scese sempre più al di sotto della media del periodo 1991-2020 nel mese di maggio, indicando una prevista transizione da El Niño a La Niña, le SST sono rimaste le più alte mai registrate in una parte considerevole del Pacifico tropicale occidentale e nella zona tropicale settentrionale del Pacifico orientale, come mostrato dalla mappa delle anomalie e degli estremi qui sotto. La mappa mostra che le SST hanno raggiunto valori record nel mese di maggio anche in una porzione sostanziale dell’Oceano Atlantico (Atlantico settentrionale subtropicale, Atlantico meridionale extratropicale, Atlantico equatoriale), in gran parte dell’Oceano Indiano e in varie parti dell’Oceano Pacifico extratropicale.

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Anomalie ed estremi della temperatura della superficie del mare per maggio 2024. Le categorie di colori si riferiscono ai percentili delle distribuzioni di temperatura per il periodo di riferimento 1991-2020. Le categorie estreme (“Coolest” e “Warmest”) si basano sulle classifiche per il periodo 1979-2024. I valori sono calcolati solo per gli oceani privi di ghiaccio. Le aree coperte da ghiaccio marino e piattaforme di ghiaccio nel maggio 2024 sono mostrate in grigio chiaro. Fonte dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

Ovviamente questa sequenza di mesi da primato del caldo prima o poi cesserà, in particolare quando il regime de la Niña entrerà nella circolazione atmosferica a tutti gli effetti, fino a raggiungere un nuovo plateau sulla temperatura globale. Ma sia chiaro, quando questo avverrà non significherà che il riscaldamento globale non esisterà più perché, al netto dei plateau dati dalla variabilità naturale, quello che conta è il trend globale che risulta in evidente aumento. Il passaggio da un regime ENSO ad un altro è rappresentativo della variabilità climatica naturale e cambia l’assetto della redistribuzione del calore sul pianeta, perché sono eventi che spostano quantità enormi di energia in modo non omogeneo. In particolare El Niño rilascia in atmosfera quello che gli oceani, in primis il Pacifico ma non solo, hanno accumulato durante le fasi di ENSO neutro o della Niña dove infatti, nel trend del riscaldamento globale, si nota il raggiungimento di un plateau termico.

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Trend dell’anomalia della temperatura globale. Le barre rosse orizzontali indicano il raggiungimento di un plateau durante le fasi neutre o de La Niña, le frecce rosse indicano il salto termico preso durante le fasi di El Niño. Fonte: Climate4you.

Con questo vi saluto e vi auguro un buon proseguimento di giornata. A presto con il prossimo aggiornamento previsionale.

Michele Tonnini, Meteorologo e Staff Meteoscienza.

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