19-10-2014 - Salve a tutti; eccoci giunti al periodico aggiornamento nel lungo termine. Spuntano alcuni aspetti interessanti nelle emissioni riguardanti la prima decade di Novembre. Infatti, dopo che per molti giorni il panorama previsionale aveva presentato una visione molto “asciutta” per le regioni del centronord, con frequenti rimonte anticicloniche nel Mediterraneo, il modello americano ed europeo concordano entrambi nel definire, con le dovute differenze, l’arrivo delle piogge grandi piogge autunnali ben organizzate nelle nostre regioni
In sostanza, riassumendo l’intera emissione, nei prossimi giorni la scena sarà ancora dominata dalla cintura anticiclonica al nord che favorirà la persistenza di correnti orientali instabili nelle regioni meridionali e tempo in prevalenza soleggiato al centronord.
Secondo le emissioni odierne tale fase di stallo anticiclonico al centronord dovrebbe terminare nei primi giorni della prossima settimana (arco temporale 7-8 giorni), quando la spinta dell’anticiclone delle Azzorre verso nord in Atlantico potrebbe generare una risposta verso sud, come in un bilancino, da parte del flusso Atlantico, visto in discesa verso sud, a ovest dell’Italia.
Una volta innescato, il processo potrebbe continuare con l’avanzata della saccatura verso est, in pieno Mediterraneo. A questo punto le visioni del modello americano ed europeo divergono.
Il primo (americano), vede l’arrivo delle piogge nel territorio italiano, ma non in maniera duratura e intensa, con un passaggio rapido, in un clima di variabilità.
- EMISFERICA AMERICANO
- DETTAGLIO EUROPA
Ben diversa la visione del modello europeo, la saccatura Atlantica qui appare ampia e molto pronunciata, con innesco di intense correnti meridionali sull’Italia e con l’arrivo delle grandi piogge autunnali, intense e durature, in qualche caso anche alluvionali.
- EMISFERICA EUROPEO
- DETTAGLIO EUROPA
Le emissioni descritte presentano un certo interesse perchè sono le prime in cui è visibile un cambio ci circolazione sia a scala emisferica, ma soprattutto in ambito mediterraneo, ma andranno “tarate” nei prossimi giorni con i dovuti aggiornamenti, per vedere quale sarà la strada più realistica.
Anche nel lunghissimo termine, alla fine della prima decade di Novembre, il modello americano vede una certa dinamica in ambito europeo, con l’arrivo di altre perturbazioni Atlantiche. Inoltre, sebbene non in tutti i run, continua ad essere sempre più importante la presenza dello sbarramento anticiclonico ad est, preludio per un evoluzione maggiormente fredda dell’inverno in sede europea, ma ne riparleremo.
Vorrei conoscere il metereologo delle previsoni deve essere uno molto in gamba come si chiama