29-12-2014, ore 12:30 - Salve a tutti; forti e freddi venti nordorientali soffiano stamattina su buona parte d’Italia. L’irruzione artico continentale è iniziata, ma si rafforzerà ulteriormente nelle prossime 48 h. Ecco il quadro odierno dal satellite (fig.1)

fig.1

Come si vede in fig.1, il cielo è sostanzialmente sgombro da nubi nelle regioni settentrionali e su buona parte del versante tirrenico, mentre nel medio basso Adriatico e nel basso Tirreno è presente instabilità legata, rispettivamente, alla genesi dello stau appenninico e all’arrivo dell’aria fredda nel mar Mediterraneo. Attualmente non sono in atto fenomeni particolarmente diffusi in Adriatico, sebbene nevicate a quote molto basse, occasionalmente lungo le coste (Ancona), siano già avvenute in nottata.

Chiariamo subito che non c’è nessuna sorpresa in tutto ciò, si tratta di una normale rimonta anticiclonica al seguito del passaggio del nucleo Artico marittimo. Ma, a tal proposito, in fig.1  è ben visibile, in alto a destra, la nuova nuvolosità legata al nucleo principale della colata continentale, con annesso nocciolo gelido a 500 hPa, che puntualmente giungerà nelle nostre regioni centromeridionali nel pomeriggio-sera di domani, martedì, iniziando comunque a “tracimare”  già nelle prime ore del mattino dai Balcani verso le coste Adriatiche (fig.2).

fig.2

Come si vede dalla fig.2, l’imponenza della colata gelida è rimasta immutata sostanzialmente nei vari run, con un nucleo gelido in discesa caratterizzato da termiche intorno -18° C a 850 hPa. Rispetto ai giorni scorsi, si è verificato un indubbio est shift della collocazione del nocciolo più freddo, ora previsto giungere decisamente al centrosud. L’ultimo aggiornamento del modello americano lo segnala, piuttosto compatto e intenso, con il “core” in quota tra basso Tirreno e Lucania (fig.3)

fig.3

Con una tale collocazione, il freddo arriverà ugualmente e, anzi, per le regioni meridionali potrebbe trattarsi di un evento caratterizzato dalla genesi di nevicate davvero inusuali su tutto l’arco siculo-calabro tirrenico fino alle coste. Confermate anche le nevicate in Adriatico lungo le coste, il tempo dovrebbe peggiorare in nottata in quest’ultimi settori. Con la nuova disposizione barica della colata, l’acme delle precipitazioni potrebbe essere traslato leggermente a sudest, favorendo maggiori accumuli su Abruzzo, Molise e Puglia, oltre che settori interni appenninici, ma Romagna e Marche vedranno comunque la loro razione di nevicate. Eccola, in tutta la sua imponenza, la collocazione del nucleo gelido alla quota geopotenziale di 850 hPa (1400-1500 m) la mattina dell’ultimo dell’anno (fig.4).

fig.4

L’area cerchiata in fig.4 indica isoterme <-12° C a 850 hPa, settore quindi con il freddo più crudo, gite sconsigliate nelle montagne appenniniche, considerando che il tutto sarà accompagnato da forti venti nordorientali, con sensazione di windchill alle stelle. Come esempio, possono essere riportate le temperature attuali e il corrispettivo in windchill (fig.5,6). Sebbene non siano ancora presenti valori molto bassi, specialmente lungo le coste, già la senzazione di windchill questa mattina risulta infatti in molti casi <0° C. Si ricorda, inoltre, che l’evoluzione in diretta può essere seguita nelle varie voci riguardanti le immagini satellitari, radar, temperature real time e temperature percepite real time.

Al prossimo aggiornamento

Ciao ciao

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