26-05-2019 - Salve a tutti, editoriale ormai alle porte dell’estate meteorologica che poco ha a che vedere con il periodo analizzato. Continua infatti, nelle regioni mediterranee, il periodo fresco e instabile, con piogge frequenti e, talvolta, come nel caso odierne, estese a molte regioni, secondo un criterio tipicamente autunnale.
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Dall’animazione satellitare in tempo reale di evincono due aspetti:
1) Un vasto sistema perturbato è presente nelle regioni italiane e nel Mediterraneo centrale
2) Dall’atlantico la strada è rimasta aperta per l’arrivo di nuovi impulsi perturbati.
Dal punto 1 deriva che molte regioni italiane, soprattutto al centrosud, sono state soggette, nella giornata festiva, a piogge diffuse e persistenti. Tali piogge sono ancora in atto, anche nella capitale e continueranno anche nella giornata di lunedì’; ecco il radar odierno nel pomeriggio, che mostrava le regioni centrali sotto piogge diffuse e continue.
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Cosa succederà nei prossimi giorni??
Come accennato, l’attuale ferita depressionaria sarà dura a morire, incastrata tra due robuste figure altopressorie; ecco quindi che nella giornata di lunedì ancora piogge e rovesci diffusi interesseranno molte regioni italiane ruotando attorno al vortice presente nel Tirreno.
fig.3
Come si vede dalla distribuzione delle precipitazioni, nella giornata di lunedì il nord Italia verrà interessato in maniera più diretta dai fenomeni, presenti però anche al centrosud, localmente sotto forma di rovescio e/o temporale.
Ma non sarà finita qui!!!!
Abbiamo visto come al punto 2 la strada atlantica sia ancora aperta, lungo un canale depressionario passante per il regno unito e Francia. Nemmeno il tempo di godersi un po’ di sole martedì quindi, che ecco arrivare un nuovo intenso sistema perturbato, pronto a scavalcare la barriera alpina e a generare forti temporali al nordest nel pomeriggio di martedì e al centro nella giornata di mercoledì.
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In questa occasione i fenomeni potranno risultare localmente forti tra nordest, Emilia Romagna e regioni interne centrali tra martedì e mercoledì.
Un volta tracciata la strada, l’area di bassa pressione non abbandonerà facilmente le regioni italiane, ma tenderà a stazionare tra le regioni ioniche e basso Adriatico, generando una classica fase di accentuata instabilità nelle regioni adriatiche, appunto, e al sud.
fig.5
Questa terza fase perturbata potrebbe “trascinarsi” fino a tutto il week-end del 2 Giugno, che potrebbe quindi vedere tempo nel complesso stabile, soleggiato e non troppo caldo al nord e centrali tirreniche, viceversa instabile con rovesci e temporali diffusi e molto più fresco in Adriatico e al sud.
In tal caso, i prossimi 7-10 giorni potrebbero davvero regalare, ancora una volta, piogge e fresco in quasi tutte le regioni italiane, come ben riassunto dalla seguente figura, rielaborata secondo dati del modello europeo, che evidenzia le precipitazioni previste per i prossimi 10 giorni nelle regioni italiane.
fig.5
Come si vede dagli accumuli previsti (fino a 150 mm al nordest), ci attendono davvero giornate perturbate, specialmente se rapportate al periodo, come da tempo non se ne vedevano in questa stagione.
L’aspetto peculiare dell’evoluzione descritta è rappresentato dal fatto che non si vede via d’uscita all’assetto descritto; anche la rimonta calda e soleggiata prevista al nordovest dopo il 2 Giugno sembra avere vita breve, incalzata da una nuova saccatura in arrivo nella prima decade dall’Atlantico.
fig.6
Insomma, come già rimarcato più volte, perlomeno nell’immediato il rischio non sono le ondate di caldo quanto una recrudescenza delle fasi fresche e instabili nelle regioni italiane.
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