01-09-2015 - Salve a tutti, appuntamento serale per l’analisi modelli, dopo una brevissima pausa per piccoli festeggiamenti. Primo giorno di chiaro indebolimento della struttura alitpressoria africana, sebbene il caldo si faccia ancora sentire su quasi tutte le regioni (fig.1).
fig.1
Perfettamente puntale sulla tabella di marcia, una prima perturbazione atlantica è riuscita e “sfondare” il muro anticiclonico, sebbene tale azione le sia costata cara, in quanto il sistema frontale in oggetto ha subito, appunto, una “frontolisi” nell’approssimarsi alle regioni italiane, ovvero una graduale dissipazione della nuvolosità e fenomeni. Tutto ciò in virtù della resistenza offerta dalla campana altopressoria africana all’avanzamento delle nubi dalla Francia.
In ogni caso, il “sacrificio” della perturbazione ha consentito un marcato arretramento dell’alta pressione nel Mediterranee e aria più fresca di origine atlantica è già presente al nordovest, proprio con il primo giorno d’autunno meteorologico (fig.2).
fig.2
Ad eccezione del nordovest, le temperature si mantengono comunque elevate, con qualche leggera flessione nelle regioni centrali. In tal senso, la saccatura Atlantica, con annessa aria più fresca oceanica, avanzerà molto lentamente verso ovest nei prossimi giorni, con l’asse collocato sempre a ovest dell’Italia (fig.3).
fig.3
Come si vede dalla fig.3, l’ondulazione legata alla creazione di un blocco altopressorio in Atlantico, riuscirà ad approfondirsi solo parzialmente verso sud, complice una sfavorevole disposizione del Vortice Polare, con asse ortogonale alla direzione di espansione dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico (fig.4).
fig.4
Le precipitazioni guadagneranno comunque ugualmente terreno verso sud, giungendo a interessare anche le regioni centrali nella giornata di venerdì, con rovesci e temporali sparsi, localmente anche di forte intensità. Ecco la sequenza del modello YOUMETEO per giovedì e venerdì, precipitazioni sparse, non continue, ma fenomeni localmente intensi, in propagazione dal nord e Toscana verso le rimanenti regioni centrali.
- Piogge giovedì
- Piogge venerdì
Al termine di questa fase instabile, un secondo nocciolo freddo in quota verrà rilasciato dal Vortice Polare stesso in direzione della scandinavia nei giorni 6-7 Settembre, con creazione di una saccatura meglio organizzate, ma traslata più a est (fig.7).
fig.7
La deriva orientale della nuova saccatura favorirà una diminuzione delle precipitazioni su molte regioni, in particolare il versante tirrenico, ma allo stesso tempo favorirà anche un più netto abbassamento delle temperature su tutte le regioni, con la fine del periodo estivo tardivo anche al sud (fig.8).
fig.8
Da questo punto in poi, l’incertezza previsionale dei modelli aumenta, ma un aspetto è sempre presente in tutte le emissioni, in particolare del modello americano: il rafforzamento della pressione atmosferica nel mar di Norvegia e Scandinavia alla fine della prima decade di Settembre, complice una prima chiusura della struttura del Vortice Polare e un primo cospicuo raffreddamento in Artico (fig.9).
fig.9
L’evoluzione riportata in fig.9 potrebbe favorire il distacco di una goccia fredda dal Vortice Polare diretta nel centro Europa, che potrebbe quindi interagire con l’area mediterranea, proprio a causa della palude barica derivante dallo spostamento dell’alta pressione a nord. Ecco le anomalie emisferiche previste alla quota geopotenziale di 500 hPa (5500 m) alla fine della prima decade (fig.10).
fig.10
Una previsione di dettaglio, con tale dinamicità atmosferica, diventa quindi difficile, ma il mantenimento della instabilità nel Mediterraneo a inizio seconda decade sembra essere una chiave di lettura abbastanza probabile. Perturbato, in tal senso, il finale di emissione del modello americano del mattino, ma è una delle tante evoluzioni possibili con le dinamiche descritte (fig.11).
fig.11
Nel complesso, si apre da oggi per le nostre regioni una fase meteorologica sempre più instabile e meno calda, inizialmente al nord e al centro (fino al 6 Settembre); successivamente però, il fresco dovrebbe giungere anche al sud, sebbene al momento non siano previste fenomenologie di rilievo nel meridione. Diverso il discorso per il centronord, dove i temporali potrebbero risultare frequenti e, dove, alla fine della prima decade potrebbe esserci una recrudescenza della instabilità a causa di un nuovo vortice ciclonico in arrivo dall’Europa centrale.
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