02-09-2015 - Salve a tutti, aria temperata atlantica che gradualmente prende possesso delle nostre regioni centrosettentrionali. L’alta pressione a componente africana continua a retrocedere verso l’Egeo e l’instabilità, a piccoli passi, si fa strada nelle nostre regioni (fig.1).
fig.1
L’andamento delle temperature nel pomeriggio individua chiaramente, nel territorio italiano, l’avanzata del nuova massa d’aria Atlantica al centronord (fig.2).
fig.2
Praticamente tutto il centronord non arriva a 30° C di massima nella giornata odierna, mentre l’estremo sud ancora è alle prese con il caldo. I fenomeni correlati all’avvezione fresca sono stati piuttosto sparsi comunque, più frequenti nelle prealpi lombardo-venete e nordest in genere, con temporali frequenti in giornata (fig.3,4).
- Radar Italia
- Satellite Italia
La ragione della rinnovata fase meteorologica nel Mediterraneo risiede nella presenza di una saccatura ad asse abbastanza meridiano nell’Europa occidentale, antagonista alla presenza di un blocco altopressorio in Atlantico (fig.5).
fig.5
Come si vede dalla carta delle correnti a getto (topografia di geopotenziale a 300 hPa), il ramo ascendete della saccatura, ancora per 24-36 h, si manterrà sostanzialmente nelle regioni settentrionali e, con esso, la maggior parte delle fenomenologie, in prevalenza temporalesche, ma di tipo sparso (fig.6).
fig.6
Successivamente, un nuovo contributo freddo artico rafforzerà la struttura, facendola traslare verso est nella giornata di venerdì, apportando così un peggioramento piuttosto deciso anche nelle regioni centrali (fig.7).
fig.7
La visione della stessa carta a 300 hPa evidenzia bene l’avanzata del “core” del getto nelle regioni centrali (fig.8)
fig.8
Davvero importanti gli accumuli pluviometrici previsti tra venerdì e sabato nelle regioni centrali dal modello YOUMETEO, in particolare in una fascia comprendente bassa Toscana, alto Lazio, Umbria e Marche interne (fig.9,10)
- Precipitazioni venerdì
- Precipitazioni sabato
Da segnalare, in tal senso, la possibilità di fenomenologie di forte intensità, eventualmente di tipo rigenerante, tra viterbese e ternano, secondo il modello menzionato. Ovviamente, per una previsione di tale dettaglio è presto; tuttavia, secondo tale evoluzione, occorre considerare come realistica la possibilità dell’insorgenza di forti temporali nelle regioni centrali nel periodo menzionato.
A seguire, l’ulteriore traslazione della saccatura verso est consentirà l’arrivo dell’avvezione fresca atlantica anche nelle regioni meridionali, dove le correnti potrebbero essere francamente settentrionali a inizio della prossima settimana (fig.11)
fig.11
Temperature in deciso abbassamento in tale occasione, ma senza precipitazioni diffuse (fig.12).
fig.12
A seguire ancora, con l’approssimarsi dell’equinozio, in Artico si inizierà a fare sul serio, con la creazione di un intenso nucleo freddo, visto dai modelli in rapida traslazione verso il settore canadese (fig.13)
fig.13
Occorre sperare che tale tendenza sia solo temporanea, visto che lo scorso anno non ha sortito particolari effetti io area Mediterranea. Basta poco però per stravolgere la previsione; ecco l’emissione precedente del modello americano, con la rimonta altopressoria maggiormente centrata in Artico e possibilità per i nuclei depressionari ai lati del blocco di giungere nel Mediterraneo (fig.14).
fig.14
Ciao ciao