26-06-2017 - Salve a tutti; nuovo aggiornamento, in un Mediterraneo che si va sempre più agitando, dopo la stasi anticiclonica di questi giorni. L’alta pressione, attaccata da più parti, si va infatti indebolendo lungo il suo lato occidentale, dopo un primo, incisivo “assaggio” nella giornata di Domenica per molte regioni del nord (fig.1).
fig.1
Davvero spettacolare l’ultima immagine satellitare nel vicino Atlantico, nella quale, procedendo verso ovest, si vede subito il piccolo vortice depressionario, ieri sulla Spagna, pronto ad approcciare le nostre regioni nordoccidentali, dove potrebbe generare nel pomeriggio piogge e temporali anche di forte intensità, come già anticipato in precedenti interventi (fig.2).
fig.2
La concomitanza tra l’arrivo di aria più fresca e instabile da ovest e il forte riscaldamento diurno della pianura Padana potrebbe generare quindi altri fenomeni temporaleschi di rilievo, dopo quelli di Domenica.
Ma il vortice menzionato rappresenta solo l’avamposto del peggioramento più organizzato in arrivo nelle nostre regioni nella parte centrale della settimana appena iniziata. In fig.1, più a ovest, è infatti ben visibile l’ampia saccatura in formazione nel vicino Atlantico, destinata a condizionare il tempo di tutte le nostre regioni nei prossimi giorni, sebbene con effetti anche diametralmente opposti da nord a sud.
Ecco la previsione del modello europeo per domani sera, martedì, dove si vede come l’asse della saccatura abbia compiuto grandi progressi verso est e stia entrando ormai nel Mediterraneo, apportando un deciso peggioramento delle condizioni atmosferiche nelle regioni nord occidentali (fig.3).
fig.3
Il punto cruciale dell evoluzione mostrata è quanto esattamente la saccatura atlantica riuscirà ad avanzare verso est e come avanzerà, ovvero se manterrà integra la sua struttura o se andrà gradualmente a dissiparsi.
Iniziamo da mercoledì, quando sembra ormai molto probabile l’arrivo di un seria ondata di maltempo al nord, soprattutto nel pomeriggio, in grado di generare temporali diffusi e spesso di forte intensità (fig.4).
fig.4
A seguire, tra mercoledì e venerdì, la saccatura avanzerà molto lentamente, continuando a esporre le regioni settentrionali a correnti umide e instabili, mentre nel sud Italia giungerà un’intensa avvezione calda africana.
fig.5
In tale contesto, il richiamo caldo africano potrebbe essere capace di far innalzare le temperature delle località pianeggianti interne o quelle sottovento alle correnti meridionali africane oltre i 40° C nelle 48 h menzionate, con il resto della penisola soggetto a una elevatissimo gradiente termico orizzontale lungo l’asse nord ovest-sudest (fig.6)
fig.6
La carta in fig.6 è davvero estrema, ma viene confermata ormai da giorni per il periodo menzionato e non promette nulla di buono in quanto evidenzia la coesistenza lungo la penisola di masse d’aria molto diverse, capaci di innescare fenomeni anche violenti al centronord.
In tal senso, le regioni centrali sono quelle per le quali la previsione risulta più difficile, essendo collocate tra l’afflusso umido e instabile del nord e la “fornace” africana in arrivo al sud. Occorrerà monitorare l’evoluzione giorno per giorno, ma temporali intermittenti anche forti saranno probabili lungo la dorsale appenninica.
In ogni caso, durante il primo week-end di Luglio, dopo gli assetti così estremi descritti finora, l’evoluzione dovrebbe sbloccarsi, sotto la spinta del rinato anticiclone delle Azzorre e il caldo terminare anche al sud, accompagnato da qualche rovescio in rapido transito da ovest.
fig.7
La carta delle precipitazioni cumulate per il continente europeo previste nei prossimi giorni, sembra testimoniare comunque come fenomeni più sporadici possano giungere anche al sud (fig.8)
A seguire, sembra che la risoluzione azzorriana dello stallo evolutivo della saccatura atlantica possa essere un aspetto che andrà a riproposrsi anche nel mese di Luglio, quando la spinta atlantica, coadiuvata da un potente anticiclone delle Azzorre, potrebbe rappresentare una sorta di blocco all’avvento di altre ondate di calore d stampo africano particolarmente prolungate, aggiorneremo in merito (fig.9)
Ciao ciao