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IMPONENTE IRRUZIONE ARTICA NEL MEDITERRANEO A PARTIRE DA SABATO: FORTI TEMPORALI, GRANDINATE E NEVE ANCHE A QUOTE BASSE SU TUTTO IL CENTRONORD E IL MALTEMPO CONTINUERA’ ANCHE DOPO

Posted on 17/11/2015 by meteogeo in Analisi modelli, previsione a 10-15 giorni
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Rtavn1081

17-11-2015 - Salve a tutti, rieccoci per il consueto appuntamento serale, ricco di spunti di discussione, sulla base di quanto prospettato dai modelli oggi, che continuano a rincarare la dose in merito alla entità della avvezione artica prevista per il prossimo week-end.

Davvero spettacolari gli ultimi aggiornamenti dei modelli, con una saccatura di dimensioni imponenti che si profilando quasi come un evento per alcune regioni del nord.

Restiamo però con i piedi per terra (in senso letterale) e analizziamo l’evoluzione per gradi. Cupola anticiclonica sempre presente nel Mediterraneo, ma con il flusso Atlantico che inizia a premere a nord delle Alpi, più basso di latitudine rispetto al giorno precedente (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (4)

Partendo da tale situazione, risulta davvero entusiasmante l’evoluzione prevista dall’ultimo aggiornamento del modello americano nel pomeriggio (ennesima conferma). Attenzione all’evoluzione prospettata, si inizia già alle 72 h (fig.2)

fig.2

gfsnh-0-72

 

In fig. 2 sono visibili una seria di figure bariche ben definite, ecco le più importanti per noi:

1) due anticicloni in Atlantico, pronti a unirsi e a formare un blocco ben strutturato.

2) una perturbazione a ovest dell’Irlanda (B nero), pronta a essere catturata dal flusso gelido artico diretto verso sud.

3) un possente lobo gelido del Vortice Polare, pronto a “splittare”,  ovvero a scendere cioè verso latitudini meridionali.

Ed ecco, nelle successive 36 h cosa è previsto dai modelli; prende corpo una possente colata artica, davvero massiccia, con invasione del Mediterraneo, proprio sopra territorio italiano, di un immenso fiume gelido in quota proveniente dall’Artico (fig.3).

fig.3

gfsnh-0-108

L’irruzione fredda è davvero notevole, spettacolare la visione delle carte, un profondo minimo al suolo, di ben 985 hPa, scende lungo la pianura Padana diretto in Adriatico e un potente nocciolo gelido in quota (5000 m) con valori di ben -40° C si dirige verso la barriera alpina (fig.4).

fig.4

Rtavn1081

 

Sono carte da evento per il nordest e buona parte del centro, in termini di intensità delle fenomenologie indotte. A partire dalle ore centrali di sabato infatti, piogge e temporali anche forti, con grandinate diffuse, rovesci di graupel e nevicate a quote sempre più basse interesseranno in sequenza quasi tutto il centronord, concentrandosi in particolare, secondo tali aggiornamenti, nel triveneto, alto Adriatico, Emilia Romagna e tutti i settori interni appenninici.

Monitoreremo con attenzione tale peggioramento avvicinandosi all’evento, ma nella presente esposizione risulta ancora una volta interessante sottolineare come i modelli vedano oggi la prosecuzione e reiterazione delle occasioni di maltempo fino ai primi giorni di Dicembre. Ecco la seconda ondata, che in GFS 12 (americano del pomeriggio) potrebbe portare neve a quote basse su tutto il nord, con un affondo più occidentale (fig.5).

fig.5

gfsnh-0-222

L’affondo in esame oggi è visto anche dal modello europeo, più a est (fig.6).

fig.6

Recm2401 (1)

 

Addirittura esaltante il finale di emissione, dove il vortice polare continua e restare sbilanciato, come non si vedeva nei giorni scorsi e un nuovo nucleo polare giunge nel Mediterraneo i primi giorni di Dicembre (fig.7).

fig.7

gfsnh-0-360

 

Ma, quindi, cosa sta succedendo, si va verso un VP sempre più instabile, a scala emisferica, alle quote troposferiche??

Sembrerebbe di si, anche se, notizia di oggi, si va ormai verso il raggiungimento della soglia del NAM di +1,5 oltre la quale, come ripetuto più volte, è probabile la partenza di un periodo di ricompattamento del VP a tutti i piani isobarici, anche quelli troposferici (fig.8).

fig.8

 

nam_last_365_NAM

Per adesso però, nulla di tutto questo si evince, la troposfera, ovvero il VPT, appaiono sempre più reattivi, come testimoniato dal consueto aggiornamento anomalie di pressione in area polare, dove ai piani inferiori la presisone continua ad aumentare nelle regioni polari (fig.9).

fig.9

time_pres_HGT_ANOM_OND_NH_2015 (1)

 

Sarà così anche nelle prossime emissioni o i modelli ritratteranno?? 

Per quanto riguarda la prossima irruzione artica, è difficile ci sia un completo ritrattamento, troppo vicino il peggioramento descritto. Per quanto riguarda invece il periodo successivo, ancora sono possibili ritrattamenti, in funzione di quanto accadrà in stratosfera nei prossimi giorni. Intanto, da non perdere il massiccio e prolungato peggioramento in arrivo.

 

Ciao ciao

 

 

 

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