06-12-2015 - Salve a tutti, aggiornamento domenicale in un Mediterraneo sempre dominato da un’alta pressione le cui dimensioni comprendono ormai buona parte dell’Europa al di sotto del 55° parallelo (fig.1).
fig.1
La struttura anticiclonica, come si vede in fig.1 è talmente vasta da consentire l’entrata di deboli impulsi perturbati, responsabili di pioviggini nel Tirreno settentrionale e di episodi temporaleschi e ovest della Sardegna, senza che venga minimamente scalfito l’assetto generale della figura barica.
Quali novità ci sono oggi??
Non molto buone per gli amanti del dinamismo atmosferico, del freddo e della neve. Nessuno di questi tre elementi sembra volersi affacciare nel Mediterraneo almeno per i prossimi 6-7 giorni, come evidenziato oggi da tutti i modelli, ecco quello europeo per l’inizio della seconda decade (fig.2).
fig.2
Addirittura in rinforzo è visto il VP odierno, con una struttura ultracompatta intorno il giorno 11, assetto in prima armonica, senza ondulazioni significative lungo il percorso del getto che, tradotto in termini pratici, significa bel tempo e temperature sopra la media su Europa, Mediterraneo compreso, al di sotto del 50° parallelo.
Successivamente, un’allentamento della tensione zonale (ovvero delle velocità delle correnti da ovest verso est) dovrebbe generare l’arrivo di un moderato peggioramento intorno metà mese, ma nulla di particolarmente intenso e duraturo (fig.2).
fig.2
Ci potrebbe essere occasione, comunque, per piogge e nevicate sui rilievi a quote medie, anche collinari sulle Alpi, ma da definire con l’avvicinarsi dell’evento. Il punto cruciale di tale evoluzione è sempre il medesimo: la forza smisurata del Vortice Polare, pronto a richiudere gli spazi concessi durante lievi fasi d’indebolimento. Il modello americano vede oggi un nuovo ricompattamento a inizio terza decade, alle porte del Natale, di nuovo caldo e soleggiato quindi per la stagione (fig.3).
fig.3
Come si coniugano tali previsioni, con quelle descritte in numerose occasioni nei giorni scorsi, ad esempio ieri sera (ved. editoriale)??
A prescindere dalla grande e naturale incertezza dei modelli nel lungo termine (10-15 giorni), è possibile ritenere che, in realtà, nei modelli non è ancora chiaro se il condizionamento duraturo della struttura del VP, generato dal superamento (raggiungimento) della soglia NAM sia completo o se vi siano ancora spazi di manovra. In tal senso basta poco, come un lieve indebolimento del VP in area artica, per far partire una colata gelida anche di dimensioni rilevanti vista la presenza del grande lago freddo in Artico, con un VP così compatto e freddo.
Restano ancora valide, anzi ogni giorno di più, le conclusioni inserite negli editoriali dei giorni scorsi e, in particolare, in quello di carattere generale, dove il trend meteorologico per il mese di Dicembre è visto essere caratterizzato – da periodi prevalentemente miti e soleggiati, della durata di 6-7 giorni, interrotti da peggioramenti transitori, della durata di 2-3 giorni massimo, consistenti occasionalmente anche in parentesi molto fredde e nevose, ma rapidamente sostituite dal ritorno allo stallo anticiclonico.
Questo e quanto per adesso, ma ci aggiorneremo.
Ciao ciao