06-09-2015 - Salve a tutti; evoluzione meteorologica in netto miglioramento nel territorio italiano, dopo i violenti temporali avvenuti nella giornata di ieri in Campania e al nordest, ampiamente dibattuti negli editoriali di ieri. Ad oggi però, ampi settori del centronord presentano cieli sereni con ottima visibilità, grazie a una sostenuta ventilazione dai quadranti nordoccidentali, mentre al sud è presente nuvolosità residua, con qualche piovasco sparso su Calabria e Puglia (fig.1).
fig.1
Le temperature, in tale contesto, sono diminuite in maniera abbastanza decisa al centronord e Campania, mentre al sud, su Calabria Sicilia e Salento, è ancora presente aria calda di origine africana, che ha portato le temperature nella giornata di ieri fino a 40° C nella piana di Catania (fig.2).
fig.2
Il sud Itali,a al momento è quindi, ancora in una fase estiva, senza particolari fenomeni e con temperature piuttosto elevate. Le cose però cambieranno drasticamente nei prossimi giorni. In fig.1 è infatti ben visibile, in basso a sinistra, al largo delle coste spagnole, una piccola depressione, con annesso sistema frontale in formazione, che nei prossimi giorni apporterà un forte peggioramento delle condizioni atmosferiche proprio nelle estreme regioni meridionali ora interessate dalla fase estiva.
La dinamica descritta sarà la diretta conseguenza dei movimenti in sede europea dell’alta pressione in Atlantico, propaggine di quella azzorriana, che tenderà a spingersi sempre più verso nordest, giungendo a collocare una potente figura di blocco in sede scandinava (fig.3).
fig.3
La conseguenza principale di tale azione sarà la discesa di aria fredda sul bordo orientale dell’anticiclone, direttamente alimentata da “spifferi” provenienti dall’Artico russo e in deciso cammino verso il Mediterraneo tra il 10 e il 12 Settembre.
In una prima fase però, tra i giorni 9 e 10 Settembre, la depressione ora sulla Spagna, muovendosi verso est (come riportato in fig.3), andrà a interagire con la saccatura a matrice artica in arrivo sull’Italia, creando le premesse per la formazione di un intenso vortice depressionario in transito, nella notte tra mercoledì e giovedì, nello Ionio meridionale. Le conseguenze delle dinamiche descritte potrebbero essere anche molto serie per le estreme regioni meridionali, con l’innesco di intense correnti sciroccali nelle regioni ioniche e l’arrivo di piogge violente tra mercoledì e giovedì. I modelli di dettaglio hanno già iniziato a sbilanciarsi in merito e le previsioni sono abbastanza drammatiche, con accumuli previsti nelle 24 h fino a 300 mm in corrispondenza dei rilievi più esposti della Sicilia e Calabria ioniche !!!!!.
- Modelli europeo
- Modello americano
In merito al peggioramento descritto, occorre fare alcune precisazioni. Una configurazione depressionaria molto approfondita, in transito nel mar Ionio, è assolutamente in grado di generare gli accumuli menzionati, è già accaduto in passato, ma è altrettanto importante considerare con esattezza la traiettoria del minimo. Sarebbe sufficiente una leggera deriva meridionale della struttura meridionale e una minore interazione con la saccatura in arrivo dal nord Europa per stravolgere completamente la previsione. Al momento però, sussistono le condizioni o, perlomeno, una probabilità fondata che tra Sicilia, Calabria, specialmente settori ionici e, in parte, golfo di Taranto e Salento possano innescarsi fenomenologie di notevole intensità tra le giornate di mercoledì e giovedì.
A seguire, la saccatura artica continuerà ad affondare verso le regioni meridionali fino al giorno 11, generando un notevole abbassamento delle temperature su tutte le regioni italiane (fig.6).
fig.6
La diminuzione delle temperature sarà tangibile e porterà i valori termici nelle regioni settentrionali da pieno autunno, specialmente nei settori adriatici, ecco la differenza nei valori a 850 hPa (1500 m).
- Valori termici 6 Settembre
- Valori termici 11 Setttembre
Tutte le regioni italiane verranno interessate dalla diminuzione delle temperature e, per il nord, come accennato, potrebbe aprirsi una fase prettamente autunnale, considerando il fatto che, nelle attuali elaborazioni, la goccia fredda generata dall’affondo artico si metterebbe in moto retrogrado verso ovest, collocando un nucleo freddo in quota nel settore alpino (fig.9).
fig.9
La conseguenza principale di tale dinamica potrebbe essere quella di avere, dopo le grandi piogge al sud, le prime nevicate diffuse a quote non troppo elevate (1500-1600 m) nei settori alpini tra i giorni 11 e 12 Settembre. Ne discuteremo in seguito.
Ciao ciao